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Infiltrazioni mafiose nella Marca: «Il pericolo c'è, bisogna fare attenzione»

Da giovedì si è insediato il nuovo Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, che nella mattinata di oggi, venerdì 21 gennaio, ha incontrato il presidente della provincia, Stefano Marcon. Ecco le prime parole del successo di Maria Rosaria Laganà

Da ieri, giovedì 20 gennaio, si è insediato nell'incarico a cui è stato designato dal Governo la settimana scorsa, il Prefetto di Treviso, successore di Maria Rosaria Laganà, da qualche giorno Prefetto di Brescia. Angelo Sidoti ha iniziato a conoscere la città con le prime visite istituzionali (stamattina ha incontrato il presidente della provincia, Stefano Marcon) ma questo territorio ha già significato molto per la sua famiglia: il nonno è stato uno dei "Ragazzi del '99", un cavaliere di Vittorio Veneto, e ha combattuto nella Marca durante la prima guerra mondiale, sul Piave e sul monte Grappa. Inoltre un cugino è residente qui e tempo fa era stato a fargli visita. I temi caldi che dovrà affrontate, oltre alla gestione della pandemia, l'ordine pubblico, la collaborazione con gli enti locali e la non semplice eredità di Maria Rosaria Laganà, il cui lavoro ha lasciato una traccia profonda.

«Faremo squadra e affronteremo qualsiasi problema -ha detto Sidoti, rivolgendosi a Marcon- di buona lena e consapevoli che soltanto la cooperazione tra noi può darci ottimi risultati. La mia priorità è quella di sostenere le amministrazioni locali, la provincia, i Comuni e le attività quotidiane e poi coordinare gli enti dello Stato rispetto anche a quelle che solo le esigenze che pone l'attuale periodo: il dialogo è l'unica strada».

Il tema principale sul tavolo resta quello della Pandemia. «Quello che il governo chiede a tutti noi -continua il Prefetto- e questo passa anche attraverso l'utilizzo di quei sistemi che abbiamo a disposizione per tutelare le nostre vite e quindi mi riferisco ai vaccini e agli altri sistemi che sono stati individuati. Sappiamo che la generalità della popolazione del nostro Paese è stato tutto accettato e di buon grado perchè significa tutelare la nostra vita e anche quando tutte le Prefetture o le forze di polizia hanno elevato sanzioni non sono mai state in numero tale da far preoccupare. C'è stata una generale correttezza e accettazione di queste regole nuove».

Altro tema delicato è quello delle infiltrazioni della criminalità organizzata. «Ci sono pericoli di infiltrazione, dobbiamo tenere d'occhio anche questo aspetto: l'invito agli operatori economici è quello di non fidarsi di chi promette vantaggi facili -spiega Sidoti- Analizzeremo i fenomeni, vedremo di che caratteristiche si trattano, è un pericolo che c'è in tutte le parti d'Italia, anche in questa, soprattutto quelle dove c'è maggiore ricchezza perchè l'infiltrazione va a cercare vantaggi economici, non va dove ci sono meno vantaggi e quindi bisogna fare attenzione, avere un'attenzione particolare e vedremo di muoverci in questo senso».

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