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Salute mentale, Benazzi: «Mancano all'appello 17 psichiatri, i concorsi vanno deserti»

L'allarme è stato lanciato dal direttore generale dell'Ulss 2. Venerdì sera un incontro dedicato alla salute mentale e alla presentazione del libro "Un manicomio dismesso". Gerardo Favaretto, ex direttore del Dipartimento di Salute Mentale: «I fattori di rischio sono aumentati, i ragazzi sniffano cocaina già a 15 anni, c'è bisogno di strutture e risorse ma anche di una qualità delle risorse»

C'è la storia di Filomena di Sambughè ricoverata perchè la notte usciva invece di stare in casa con la famiglia con il rischio di incappare in "pericoli morali", così scriveva il Parroco di Preganziol al manicomio. Poi c'è Angela di Montebelluna, entra in manicomio nel 1905, era solo una bambina, ma aveva praticato su di sè atti di autolesionismo. Insofferente, fannullone, prepotente, impulsivo: così veniva descritto, invece, un ragazzo di 17 anni che entrò al Sant'Artemio con la diagnosi di "pazzia". Sono oltre 20000 le persone che vissero ricoverate al sant'Artemio e altrettante le cartelle cliniche conservate nell'archivio storico dell'ex manicomio, oggi sede della Provincia di Treviso. In quelle carte il racconto di migliaia di testimonianze, lettere ai familiari, storie di vita, storie di diagnosi.

La presentazione del libro Un manicomio dismesso a firma della coppia Paolini - Galanti, che raccoglie buona parte di quelle testimonianze, storie di "guardati" e "guardiani", diventa l'occasione per innescare un dibattito sul disagio mentale. Si tratta del primo incontro dei tre previsti e organizzati da Volontarinsieme con la Presidente Anna Corò per toccare temi delicati come quello della prevenzione, della tutela e della cura del disagio psichico. Riconoscere la fragilità e intervenire precocemente come presupposto fondamentale per garantire la cura e l’accessibilità ai servizi a tutti.

I dati. Rispetto al 2020 le prestazioni erogate dal Dipartimento di Salute Mentale nel 2022 sono cresciute del 15%. 2119 i casi presi in carico dal servizio nel 2021. In crescita i numeri che riguardano la fascia 18-24 anni. Sul fronte degli operatori ad oggi l'Ulss2 può contare sul lavoro di 42 psichiatri e 28 psicologi. Mancano all'appello almeno 17 psichiatri, i concorsi vanno deserti - spiega il Direttore Generale dell'Ulss2 Francesco Benazzi – il servizio riesce a coprire questa mancanza assumendo psicologi ed educatori, ne arriveranno 18.

«Nell'ultimo periodo c'è stata un'accelerazione e una radicalizzazione di alcune complessità di vita, non solo legata al Covid: serve un cambio di paradigma, dare risposte rapide» così Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle associazioni familiari del Veneto «Il tema del disagio mentale soffre ancora di uno stigma importante le associazioni familiari esistono anche per fare sintesi sui nuovi bisogni della nostra società».

Per lo psichiatra Gerardo Favaretto, ex Direttore del Dipartimento di Salute Mentale «le forme del disagio mentale sono cambiate: l'uso delle sostanze è un problema sempre più diffuso e precoce: i fattori di rischio sono aumentati, i ragazzi sniffano cocaina già a 15 anni, c'è bisogno di strutture e risorse ma anche di una qualità delle risorse».

«Quello della salute mentale è un problema che riguarda molto anche i sindaci - spiega Mario Conte, Sindaco di Treviso - oggi andiamo tutti in grossa difficoltà quando parliamo di salute mentale, chi se ne deve occupare? E molte volte la risposta non la troviamo. Dobbiamo cogliere questa occasione per essere tutti più responsabili – continua Conte - sederci attorno ad un tavolo perchè è un tema sempre più importante e ci vedrà protagonisti in futuro di scelte importanti».

Presenti alla tavola rotonda anche la Presidente della V Commissione Sanità della Regione Veneto, Sonia Brescacin che ha ricordato il valore della Ufda, Unità Funzionale Distrettuale Adolescenti, il nuovo servizio sperimentale delle aziende sanitarie (budget aumentato per i prossimi anni) dove adolescenti e giovani adulti nella fascia d'età dai 14 ai 24 anni possono ricevere una consulenza e una presa in carico educativa e psicoterapica per problemi della sfera emotiva e comportamentale che possono essere trattati rapidamente.

A seguire l'intervento di Paola Roma, Presidente della Conferenza dei sindaci dell'Ulss2 Paola Roma: «Stiamo lavorando con le scuole e stiamo cercando di investire per creare condizioni di autonomia della persona attraverso percorsi di inserimento lavorativo. Il progetto è realizzato grazie alle unità valutative unidimensionali che fanno dialogare le assistenti sociali dei Comuni e quelle dell'Ulss2 per valutare le attitudini delle persone seguite dal Dipartimento. Siamo ancora in via sperimentale, non c'è un format ma stiamo lavorando per abbattere i costi sanitari e migliorare l'area del sociale».

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