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Il Questore: «Si alla sicurezza partecipata». Baby gang? «I giovani vanno formati e seguiti»

Manuela De Bernardin Stadoan è la prima donna nella storia della polizia trevigiana a ricoprire questo ruolo, già svolto brillantemente a Udine negli ultimi tre anni: oggi, lunedì 1° agosto, le prime parole e un appello ai cittadini: «La prima difesa parte da ognuno di noi»

«Tutti devono essere partecipi del sistema sicurezza». Un modello di sicurezza "partecipata", in cui ognuno è chiamato a fare la propria parte, in primis i cittadini stessi. Fare gioco di squadra: è il concetto, semplice ed efficace, proposto dal nuovo Questore della provincia di Treviso, Manuela De Bernardin Stadoan, prima donna a ricoprire questo ruolo, così delicato, nella Marca. Un approccio, il suo, da applicare non solo alla sicurezza in genere ma anche alle nuove sfide che la attendono, soprattutto sul caldo fronte della violenza giovanile che nei mesi scorsi aveva portato il suo predecessore, Vito Montaruli, a fare largo uso del daspo Willy nei confronti di chi si è reso responsabile di episodi di violenza in città. Secondo De Bernardin la sola repressione però non basta: ognuno deve dare il proprio contributo, a partire da famiglia e scuola. «Le istituzioni devono fare la loro parte ma anche gli stessi cittadini, a livello di prevenzione: se tutti facciamo la nostra parte arriviamo ad un comune obiettivo ovvero una maggiore sicurezza»: ha detto il Questore.

Nei prossimi giorni il numero uno della Questura conoscerà meglio la realtà di Treviso. «La qualità della vita è ancora buona ma non dobbiamo abbassare la guardia; tutto può accadere dappertutto e ribadisco che la prima difesa parte da noi stessi, a partire dal guardare la casa del vicino»: ha spiegato.

L'organico della Questura e del Commissariato di Conegliano conta circa 300 elementi. «Ritengo che dobbiamo lavorare con ciò che abbiamo, chiaro che più personale c'è, meglio è ma le risorse umane sono queste: tutto si può migliorare».

Al termine dell'incontro con la stampa Manuela De Bernardin Stadoan ha voluto fare una dedica a Omar Monestier, il direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo di Trieste che è scomparso nella notte per un malore. «Ci siamo conosciuti molti anni fa a Belluno e poi ci siamo ritrovati a Pordenone e poi a Udine, una conoscenza di lunag data, una carriera andata avanti per tutti e due negli stessi posti, grande professionalità, gran bel piglio. Una cosa così inaspettata difficile dire altro, sono davvero molto molto addolorata».

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