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La madre del 15enne malmenato incontra Conte: «Equivocate le mie parole»

L'episodio era avvenuto sabato scorso in via Canova, nel centro di Treviso. Il giovanissimo è stato operato per ridurre la frattura al setto nasale che si è procurato nel pestaggio

Il sindaco Mario Conte ha incontrato la mamma del ragazzo che, sabato scorso, ha dovuto ricorrere a cure mediche dopo una lite fra coetanei. «La madre, che ringrazio per l’incontro e le cui parole sono state oggetto di un equivoco, mi ha assicurato di non sapere nulla dell’appuntamento del figlio e che se ne fosse venuta a conoscenza avrebbe agito diversamente», le parole del sindaco. «Da questa vicenda e dall’infortunio del ragazzo, al quale auguro una pronta guarigione, è importante cogliere un aspetto: quando si intuisce qualcosa dai comportamenti o si viene a conoscenza di possibili “regolamenti di conti” o di “appuntamenti” fissati sui social – d’altra parte un chiarimento pacifico, con i mezzi attuali, può avvenire telefonicamente - è opportuno avvertire le forze dell’ordine in un’ottica di sorveglianza e prevenzione. Come ho già avuto modo di ribadire, le istituzioni e le Forze dell’ordine possono fare la loro parte nella sensibilizzazione e nella vigilanza ma non possono sostituirsi all’ambito familiare. Istituzioni, Forze dell’ordine, scuole e genitori possono collaborare in modo costruttivo per fare sì che non si verifichino episodi del genere e per aiutare i ragazzi a individuare attività e cogliere stimoli diversi rispetto a quelli che, purtroppo, talvolta riscontriamo».

Il commento della madre del 15enne

«Ci avevo creduto. A chi mi diceva che l’invito del Sindaco sarebbe stato strumentale perché si è accorto di aver fatto una gaffe grossolana, non ho creduto. Sono stata ingenua. Ci ho creduto. Invece con me è stato molto gentile, si è scusato, ha ammesso di aver tratto conclusioni generiche e affrettate. Poi pubblicamente, perché evidentemente conta più l’immagine ha ribadito la sua posizione. Alla fine di tutto questo però restano due grandi verità dentro questa sceneggiata: mio figlio ha il naso rotto e non trovo più Treviso sicura come un tempo. Detto ciò, intendo mettere una pietra sopra ogni ulteriore interlocuzione o commento dovendomi occupare da madre lavoratrice della mia famiglia».

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