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Sottopasso della stazione "dimenticato": «Occasione persa per San Zeno»

L'attacco alla Giunta Conte dei candidati del Pd, Stefano Pelloni e Sara Visentin. Nell'investimento di 10 milioni di euro (8 di Rfi e 2 del Comune) non previsto il collegamento tra piazza Duca d'Aosta e via Dandolo (all'altezza dell'ex Telecom) che avrebbe permesso a chi usa la bici di non dover affrontare più il cavalcavia della stazione

«La maggioranza dei trevigiani non conosce l'esistenza di un sottopasso che collega il binario 1 al binario 9, a cui mancano solo le rampe per uscire verso il centro e verso la chiesa di San Zeno all'altezza della ex Telecom» afferma Stefano Pelloni, capogruppo PD e candidato in consiglio comunale «Questa è una delle opere più urgenti per la mobilità ciclabile di tutta la città. Ho presentato un'osservazione al PUMS chiedendo che venisse completata quest'opera: Conte non l'ha inserita all'interno dei lavori di ristrutturazione della Stazione, ma è un'occasione persa visto che stiamo riprogettando tutto il quadrante della stazione con lo spostamento della stazione delle corriere all'ex Cuor e la realizzazione del sottopasso di viale Cacciatori».

«L'opera in questione risponde ad un bisogno molto sentito dai cittadini di tutti i quartieri a Sud della città» continua Sara Visentin, candidata nelle liste del Partito Democratico ed ex presidente dell'associazione del quartiere di San Zeno «Oggi non è solo pericoloso fare il cavalcavia in bicicletta, ma, anche se fosse realizzata una pista ciclabile, rimarrebbe una barriera architettonica: vediamo tanti cittadini più deboli arrancare sulle rampe del cavalcavia in salita. Serve un sottopasso, che in gran parte c'è già». 

«L'opera non servirebbe solo ai residenti del quartiere ad andare in centro, ma anche per tutti i residenti a nord della stazione per raggiungere importanti centri sportivi della città, siti lungo via Ghirada - prosegue Pelloni - "Non ci bastano le promesse che riceviamo da anni sul fatto che qualche intervento verrà effettuato anche sugli accessi della stazione sul lato di San Zeno, sono un'elemosina rispetto alla pioggia di investimenti che caleranno sulla Stazione. Serve un intervento serio di ricucitura fra centro e periferia».

Il tratto del sottopasso all'altezza dei binari 8 e 9

«In questi anni i quartieri sono stati completamente dimenticati - conclude Sara Visentin - Il quartiere di San Zeno, ad esempio, rappresenta la porta d'ingresso alla città e meriterebbe maggiore attenzione. Questo accordo con RFI è un'occasione persa per riqualificare un'area dimenticata da anni da sindaco e assessori».

«Bisognerebbe mettere in sicurezza i percorsi per ciclisti e pedoni, trovare spazi migliori per i parcheggi dei pendolari, riqualificare le aree di accesso ai binari e investire maggiormente sulla sicurezza del quartiere con illuminazione, telecamere e più controlli - termina il consigliere PD - infine nell'accordo con RFI dovrebbe essere affrontato il tema degli odori e dell'inquinamento causati dall'accensione dei treni diesel nell'officina di RFI lungo via Dandolo: si tratta dell'unica officina per treni diesel del Veneto: deve essere spostata da Treviso, si trova in mezzo alle case del quartiere».

Pelloni con il cartello presente nel sottopasso principale-2

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