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Venerdì, 8 Dicembre 2023
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Carenza di personale, Procura a rischio paralisi: lettera aperta dei magistrati trevigiani

La scopertura della pianta organica raggiunge il 40% per malattia, maternità, distacchi in altri uffici e distaccamenti. Solo undici i pubblici ministeri presenti, il numero più basso del Veneto. L'aumento delle pratiche, negli ultimi sei mesi, è aumentato vertiginosamente

"Impotenti e mortificati" di fronte all'inefficenza del servizio giustizia. Questo il sentimento dei magistrati che compongono la Procura di Treviso che ancora una volta hanno deciso di manifestare pubblicamente, con una lettera aperta, la loro costernazione. La giustizia trevigiana rischia la paralisi a causa di una carenza d'organico, soprattutto per quanto riguarda i servizi di segreteria, diventata ormai cronica e che sfiora il 40%, tenuto conto di maternità, assenze per malattia, distacchi in altri uffici (in questo caso i posti non risultano formalmente scoperti). Attualmente i sostituti procuratori che compongono la Procura di Treviso sono undici, sui 14 previsti: si tratta del numero più esiguo di tutta la regione Veneto (uno ogni 68mila abitanti). Nella lettera si evidenzia anche come "la situazione è ulteriormente aggravata dall'insufficienza del personale di polizia giudiziaria che, pur avendo funzioni proprie, attualmente fornisce un indispensabile supporto al personale amministrativo. Tutto ciò determina, da tempo, un rallentamento dell'attività giudiziaria".

Per ora le segnalazioni al Ministero della giustizia e al Csm non hanno portato a nessun tipo di miglioramento sulle condizioni lavorative dei magistrati. Sempre nella missiva i sostituti procuratori spiegano come "nell'ultimo semestre, a parità di lavoro espletato dai magistrati, il numero dei procedimenti pendenti è vertiginosamente aumentato" a causa dell'impossibilità, da parte degli amministrativi, di far fronte ad adempimenti di natura ordinaria. A ciò si aggiungono difficoltà nel nominare consulenti ed interpreti, notificare avvisi di conclusione indagini ecc.

LA LETTERA DEI MAGISTRATI TREVIGIANI

Il Procuratore capo di Treviso, Marco Martani, appoggia in toto l'iniziativa dei magistrati e sottolinea in una nota: "Faccio presente che per ovviare, anche se, temo, solo in parte, agli inconvenienti segnalati dai sostituti procuratori ho presentato due progetti alla Regione Veneto, nell'ambito di quanto previsto dall'articolo 4 della convenzione stipulata dalla stessa con il Ministero della Giustizia, per ottenere il distacco di sei unità da destinare all'ufficio dedicato alla definizione degli affari semplici, procderò ad emanare un nuovo ordine di servizio generale per il riassetto dell'assistenza dei magistrati. Peraltro, queste misure, anche ammesso che la richiesta alla Regione venga esaudita in misura ampia, potrebbero rivelarsi insufficienti a ripristinare un livello accettabile di efficienza dell'ufficio in assenza di una integrale copertura dell'organico del personale amministrativo e dei VPO, organici questi che, in prospettiva, andrebbero pure ampliati perchè strutturalmente insufficienti per le dimensioni del circondario ed il numero e la complessità (specie in materia di criminalità economico-finanziaria) degli affari trattati da questa Procura".

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