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Rsu Ulss 2, confermati Aldo Lorenzon e Francesco Rimpici

Il coordinatore: «Sono molte le sfide da portare avanti per i prossimi tre anni. Prima di tutto serve l’impegno massimo per garantire che i servizi sanitari rimangano pubblici e di conseguenza impegnare i vertici dell’azienda ad assumere personale dipendenti»

Si è insediata la Rappresentanza Sindacale Unitaria della Ulss 2 Marca trevigiana, rinnovata con le elezioni dello scorso aprile. La Rsu dell’ente pubblico più grande della provincia è costituita da 69 componenti in rappresentanza degli oltre 8.000 dipendenti del comparto. Con la convocazione dei giorni scorsi, i delegati sono stati chiamati ad eleggere gli organi statutari e i loro coordinatori, oltre al Comitato di coordinamento, che sarà composto da 15 delegati. Al timone della Rsu dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda socio-sanitaria trevigiana sono stati confermati il coordinatore e il vicecoordinatore uscenti, rispettivamente Aldo Lorenzon e Francesco Rimpici.

«Sono onorato di essere stato riconfermato - afferma Aldo Lorenzon - e sono consapevole dell’enorme responsabilità che mi riassumo. Sono molte le sfide da portare avanti per i prossimi tre anni. Prima di tutto serve l’impegno massimo per garantire che i servizi sanitari rimangano pubblici e di conseguenza impegnare i vertici dell’azienda ad assumere personale dipendente. In secondo luogo, sarà necessario fare pressione a livello regionale affinchè le università aumentino i numeri dei professionisti sanitari laureati». Sul fronte contrattuale, per Lorenzon sarà importante «mantenere alta l’attenzione su temi come gli incentivi, le progressioni, il tempo parziale, così come applicare a livello decentrato il nuovo contratto di lavoro che speriamo a breve venga firmato, cercando di riconoscere economicamente l'impegno dei lavoratori ed evitare le fughe verso il privato che spesso è più attrattivo proprio per motivi economici”. Allo stesso tempo, “chiederemo di partecipare ai tavoli per la riorganizzazione territoriale prevista dal PNRR, che dopo la pandemia rappresenterà il nuovo sistema sanitario territoriale per la popolazione della provincia di Treviso».

«Sono entusiasta - afferma il vicecoordinatore Francesco Rimpici - di dare continuità al lavoro fatto per quattro anni insieme al coordinatore Lorenzon. Finalmente possiamo iniziare a costruire un lavoro fuori dall’emergenza determinata dalla pandemia, su temi rivolti al miglioramento delle condizioni di lavoro e discutere su questioni che possano aumentare il benessere dei professionisti della sanità e dei lavoratori della Ulss 2. C’è la necessità di riprendere i tavoli di contrattazione e svolgere un lavoro in piena sinergia e intesa con la parte aziendale».

«Auspico - conclude Rimpici - che la sanità pubblica torni ad avere un grado di appetibilità maggiore, ma questo sarà frutto anche dell’applicazione del nuovo CCNL. Speriamo che diminuisca la fuga di personale, aggravata tra l’altro dalle sospensioni, con l’auspicio che tutti gli attori remino verso la valorizzazione della sanità pubblica per tutelare uno dei beni più preziosi: la salute».

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