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Tribunale dei diritti del malato di Treviso: ecco il report dell'attività 2021

La struttura, gestita dai volontari qualificati di Cittadinanzattiva Treviso, ha pubblicato la relazione dell'attività svolta nel 2021 nell'ambito dei servizi di consulenza e orientamento ai cittadini in merito all'attività svolta dall'Ulss 2 Marca Trevigiana.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Ben 525 persone, in gran parte ricorrenti alle prestazioni sanitarie ospedaliere, nel 2021 hanno interloquito con il Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) di Treviso, la struttura di servizio più importante di Cittadinanzattiva, l'associazione di promozione sociale che si occupa delle relazioni con il Sistema sanitario nazionale. A Treviso l'affluenza alle prestazioni del TDM è diminuita sensibilmente lo scorso anno, in piena pandemia, specie gli accessi immediati, quelli collegati direttamente alle strutture sanitarie. "La diminuzione degli accessi è avvenuta per la difficoltà di contatto dovuta alla decisione della Direzione Sanitaria, - spiegano da Cittadinanzattiva Treviso - che ha chiuso, in ossequio alle direttive regionali, i centri di ascolto alle persone, compreso il nostro sportello del Tribunale del Malato, ospitato all'interno dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso.

Stessa sorte peraltro è toccata all'URP (Ufficio Pubbliche Relazioni) che è un servizio importante delle Direzioni ospedaliere. Tutto ciò, riteniamo, ha accentuato i persistenti limiti dell'informazione, carente e insufficiente della struttura, incidendo negativamente, più degli scorsi anni, sulla qualità delle relazioni tra la struttura sanitaria ospedaliera e i cittadini". Tutte queste considerazioni, insieme ai dati, sono raccolte nel report di resoconto che il TDM di Treviso redige annualmente per descrivere l'attività svolta a servizio dei cittadini nell'ambito territoriale dell'Ulss 2 Marca Trevigiana.

"Le lamentele maggiori per il 2021, oltre a quelle sull'accesso alle informazioni, hanno riguardato le lunghe liste d'attesa ai servizi sanitari (69% delle lamentele). E poi diverse anomalie nell'applicazione di ticket ed esenzioni. Lamentele diffuse anche sulla sanità territoriale: in pratica, il pensionamento di molti medici di famiglia e le difficoltà di accesso agli ambulatori aperti. Questi, sempre a causa del distanziamento sociale, hanno applicato le direttive anti-pandemiche, ma forse, come spesso accade, andando al di là dell'oggettiva cautela, diverse volte dimenticando il dovuto rispetto alle persone, in questo caso malati e familiari, che nel medico ripongono estrema fiducia". A Treviso lo sportello fisico del TDM è stato chiuso a causa dell'epidemia. "Ci siamo comunque organizzati per non lasciare soli i nostri utenti - spiega il coordinatore del Tribunale del Malato di Treviso, Italo Improta - offrendo il servizio online e via telefono. Dati i numeri, direi che i nostri volontari sono riusciti a svolgere un buon lavoro sia quantitativo che qualitativo".

Il 2021 è stato condizionato dall’evolversi della pandemia, "che ha fortemente compromesso la capacità dell'Ulss 2 Marca Trevigiana nel dare risposte alla stragrande maggioranza dell’utenza 'tradizionale' del Sistema sanitario regionale. La sospensione dei servizi ambulatoriali e la chiusura delle sale operatorie agli interventi ordinari, ha determinato lunghe liste d’attesa, tutt’ora non completamente risolte. Il Sistema sanitario territoriale, ha mostrato tutte le debolezze più volte lamentate; a partire dall'opportunità, da più parti rivendicata, di andare al superamento del regime di convenzione per i medici di Medicina generale, integrandoli completamente nel Sistema sanitario regionale, superando le debolezze di un rapporto professionale condizionato da regole nazionali, che non rispondono ai bisogni del territorio. Infine, la lunga pressione e la distanza a cui sono stati sottoposti gli operatori del Sistema sanitario regionale, ha mostrato i limiti della formazione, sul piano relazionale, che è stata fornita negli ultimi anni. Servirebbe una nuova grande campagna di coinvolgimento delle figure professionali, sanitarie e non, volto a recuperare una capacità relazionale, nuovamente fondata sui principi di umanità e solidarietà".

Un fatto da segnalare, decisamente positivo, è che la Direzione generale di Ulss 2 e l'associazione Cittadinanzattiva Treviso - con tutti i relativi servizi di consulenza, orientamento e informazione - hanno sottoscritto un Protocollo di Collaborazione che dovrà avviare e attuare una diversa e più pregnante collaborazione fra le parti. Capace da un lato di rappresentare le istanze e le richieste dei cittadini, in primis quelle delle persone malate e delle loro famiglie, dall'altro di trovare forme nuove di collaborazione, a cominciare dall'informazione, esaltando la qualità del Servizio sanitario Nazionale, nel rispetto dei LEA (Livelli Essenziali Assistenziali), nei quali entrambi, Ulss 2 e Cittadinanzattiva Treviso, con ruoli e responsabilità diverse, operano e credono.

QUANTE PERSONE SI SONO RIVOLTE AL TDM TREVISO
Nel 2021, rispetto agli anni precedenti, sono aumentate parecchio le segnalazioni informali, per la scarsa aspettativa degli utenti (specie i malati cronici e i multi-morbilità) di riuscire a far emergere le proprie problematiche. A fronte di 275 contatti registrati, il TDM Treviso ha ascoltato anche molte persone che, per ragioni diverse, non hanno lasciato i propri dati. Considerando il totale di contatti informali, lo sportello del TDM nel 2021 è stato contattato da 525 persone.

ACCESSO ALLE PRESTAZIONI
Il tema più controverso ha riguardato le liste d'attesa dei servizi sanitari pubblici (69% delle domande), a causa della sospensione dei servizi ambulatoriali e degli interventi chirurgici. In particolare, per Oculistica si è superato l'anno di attesa; tanti disagi anche per Cardiologia e interventi chirurgici in genere, spesso posticipati più volte di seguito. TDM Treviso ha raccolto molte segnalazioni anche per i ticket e le esenzioni (17%), ad esempio per ticket impropri richiesti al Pronto soccorso.

ASSISTENZA TERRITORIALE
Molti pazienti (13%) si sono lamentati con il TDM in merito ai medici di Medicina generale, a seguito dei numerosi pensionamenti, che hanno impedito in alcuni casi di trovare un medico di famiglia vicino al proprio domicilio. L'1% ha lamentato scarsa chiarezza sull'accessibilità all'assistenza extraospedaliera, sia residenziale che semi-residenziale.

PRESUNTA MALPRATICA TDM
Treviso ha registrato anche un numero significativo di errori diagnostici e terapeutici (41%), disattenzioni del personale sanitario (11%), un caso di infezione nosocomiale. L'esito delle consulenze medico-legali è risultato positivo nel 19% dei casi, negativo per il 78%, dubbio al 3%.

INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE
Sono state segnalate difficoltà nell'accesso alle informazioni (18%) e alla documentazione sanitaria (11%); chi ha contattato TDM Treviso ha lamentato soprattutto difficoltà nell'ottenere informazioni su assistenza sanitaria di base e sulle strutture esistenti.

INVALIDITÀ E HANDICAP
A fine 2021 si è registrato un netto peggioramento nei tempi di attesa per l'iter di accesso all'invalidità. Inoltre, sono state raccolte segnalazioni (36%) sulle difficoltà e i tempi di attesa per il rinnovo delle patenti.

ASSISTENZA OSPEDALIERA E MOBILITÀ SANITARIA TDM ha rilevato problematiche nella rete emergenza-urgenza per le lunghe attese dei codici bianchi e verdi (9%), dei ricoveri e delle dimissioni, in particolare quelle protette, soprattutto per il difficile coordinamento ospedale-territorio.

UMANIZZAZIONE DELLE CURE

In quasi tutte le segnalazioni ricevute, i cittadini lamentano incuria verso i pazienti, atteggiamenti sgarbati, maltrattamenti, difficoltà a ricevere informazioni sul proprio stato di salute, mancata attenzione al lamento del dolore, difficoltà per una dimissione programmata dei pazienti fragili.

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