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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Turismo "sommerso": «In provincia di Treviso 157 strutture in nero»

Federalberghi lancia l'allarme sul turismo di Marca. Nell'ultimo anno raddoppiate le strutture non censite. Molti evadono la tassa di soggiorno nella speranza di attrarre più clienti

«L’anno d’oro del turismo di Marca è stato il 2017, pieno di eventi ed allietato dai numeri della memorabile adunata degli alpini. E’ seguito poi un faticoso 2018 e, per il 2019, si prospettano nubi e timori».

Parola di Giovanni Cher, presidente di Federalberghi della provincia di Treviso, che ha organizzato un summit della categoria per fare il punto sulle criticità, ma anche per allargare lo sguardo sulle prospettive e sulla programmazione culturale degli eventi del capoluogo. In provincia di Treviso operano attualmente 160 strutture alberghiere, di cui 15 nel Comune di Treviso, e 260 strutture ricettive extralberghiere, cui si aggiungono le affittanze turistiche, un fenomeno in crescita e con numeri incontrollabili (a giudicare dalle disponibilità su Airbnb sono almeno 150 censite ad agosto 2018, in continuo aumento) esenti da controlli e da tassa soggiorno (varia da 1,20 per 1 stella ai 2 euro per le 5 stelle). «Il 2019 ci preoccupa - ha affermato Giovanni Cher in apertura – la crisi del  corporate si sente, ci sono meno viaggi d’affari, il fenomeno delle affittanze turistiche esenti da controlli incide pesantemente, esiste un vero e proprio mercato “sommerso” che va mappato e controllato, cui si aggiunge la riapertura di alcune destinazioni turistiche che tolgono fasce di turisti a mete da week-end come le nostre. Le prospettive non possono che essere: una solida programmazione pluriennale di eventi culturali ed il rafforzamento di alcune nicchie promettenti, come ad esempio il cicloturismo ed il circuito golfistico, che presentano tendenze interessanti su cui stiamo lavorando.

Nel 2018 - ha concluso Cher - ha registrato andamenti positivi l’area della Pedemontana e tutto ciò che è stato venduto e progettato come turismo esperienziale, legato, ad esempio, alle degustazioni dei prodotti tipici, un ambito su cui proseguiremo con formazione e percorsi specifici». «Con Confcommercio – ha affermato l’assessore Lavinia Colonna Preti - condividiamo visioni e progettualità che risultano complementari fra loro», le parole dell'assessore ai Beni Culturali e Turismo della Città di Treviso, Lavinia Colonna Preti. «La programmazione pluriennale di eventi, mostre e promozione turistica e territoriale del Comune di Treviso va di pari passo con i progetti di e le strategie dell’Associazione. Ciò permetterà di lavorare in rete per creare nuove opportunità per nostra città». Il summit si è concluso con un impegno, da parte dell’assessore alla cultura, ad organizzare un tavolo sinergico con più attori per organizzare i controlli sul mercato “sommerso” che preoccupa la categoria.

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