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Turismo, mobilitazione a Venezia: «Emergenza per 8mila lavoratori»

Il Covid e le incertezze legate alla guerra in Ucraina hanno portato i sindacati a scendere in piazza venerdì 4 marzo. Presente anche la Fisascat Belluno Treviso: «Proteggiamo il nostro patrimonio insieme»

La delegazione di Belluno-Treviso di Fisascat ha manifestato oggi, venerdì 4 marzo, a Venezia, in nome e per conto degli oltre 8mila lavoratori del settore turismo che, tra la provincia di Belluno e quella di Treviso hanno a che fare con le incertezze contrattuali e con la crisi del settore.

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«Al motto di "rilanciamo il turismo, tuteliamo il lavoro, proteggiamo il nostro patrimonio, insieme" la Fisascat di Belluno Treviso - spiega la segretaria generale Patrizia Manca - oggi ha deciso di far sentire la propria voce a Venezia. Il turismo rappresenta il 30% dei nostri contratti, è il settore più colpito dalla pandemia che ora, con i nuovi e pesanti scenari di guerra, rischia di venire ulteriormente penalizzato. Il turismo - prosegue la segretaria - ha subito perdite ingenti e l’incertezza cala come una scure sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie. Serve un rilancio dell’intero comparto e la salvaguardia del capitale umano in esso impiegato. Il turismo è un settore difficile, esposto più di altri a picchi e orari di lavoro variabili, occorre ridare slancio, aumentare le buste paga dei lavoratori, attraendo i giovani e senza farli scappare all’estero. È un driver per lo sviluppo dell’economia, ma anche dell’occupazione. Oggi ci siamo fatti sentire ed abbiamo acceso i riflettori sull’emergenza turismo».

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