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Ucraina, 67 aziende venete offrono lavoro e alloggi ai rifugiati

Le imprese Assindustria di Treviso e Padova hanno messo a disposizione 24 alloggi (oltre ai cinque dell’associazione) e 240 posti di lavoro. Il presidente Destro: «Messaggio di speranza»

Le imprese di Padova e di Treviso “non intendono voltarsi dall’altra parte”, per usare le parole del Premier Draghi, davanti all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e alla tragedia umanitaria che si sta verificando con l’esodo del popolo ucraino. L'invito rivolto dal presidente di Assindustria Venetocentro, Leopoldo Destro a segnalare la disponibilità ad attivarsi per contribuire a dare risposte concrete e immediate ai bisogni delle persone in fuga dalla guerra, per la gran parte donne, bambini e anziani, è stato già raccolto in pochi giorni da sessantasette imprese associate delle province di Padova e Treviso, che hanno messo a disposizione 24 alloggi (circa 100 posti letto) per l’accoglienza di famiglie di profughi ucraini e 240 offerte di lavoro per un’accoglienza piena, rispettosa e dignitosa delle persone nelle comunità del territorio.

Una manifestazione concreta di solidarietà e di vicinanza al popolo ucraino, che si aggiunge alle iniziative di tanti imprenditori che fin da subito si sono offerti spontaneamente, e continuano a farlo in questi giorni, per dare accoglienza abitativa e, laddove possibile, anche un lavoro, oltre a contributi economici o beni di prima necessità. E a quella di Assindustria che ha messo subito a disposizione 5 appartamenti a Roncade e a Dosson di Casier per l’accoglienza. La mappa della disponibilità di alloggi o di lavoro per i profughi ucraini pervenuta al momento dalle imprese è stata trasmessa alle Prefetture di Padova e di Treviso per il necessario coordinamento e per una gestione ordinata, in sinergia con la Regione. La mappa abbraccia tutti i territori: da Francenigo di Gaiarine ad Asolo, Castelfranco, Istrana fino a Monastier nel trevigiano; da Cittadella a Conselve, Villa del Conte, Saonara fino a Piove di Sacco nel padovano, oltre ai capoluoghi. Coinvolge imprese di ogni settore (metalmeccanico, arredo e design, alimentare, cartario, calzature, chimica farmaceutica, alberghi, Ict) con offerte di lavoro come addette e addetti al packaging, confezionamento e magazzino, manutenzioni generali, stampaggio e controllo qualità, lavorazione del legno, carta e legatoria, personale di sala, bar e ristorazione negli alberghi, autisti e anche informatici.

Il commento

«L’aggressione dell’Ucraina scuote le coscienze di noi tutti come imprenditori e come cittadini, nella ferma condanna e nella risposta all’emergenza umanitaria che vediamo con i nostri occhi - dichiara Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro - Per questo abbiamo dato subito la nostra massima disponibilità per contribuire a sostenere in modo concreto la coraggiosa popolazione ucraina, colpita da una violenza insensata. Questo è il momento della reazione ferma, forte e della massima unità, anche nei sacrifici che saranno necessari. La risposta che sta arrivando dalle nostre imprese è un messaggio di vicinanza e di speranza per queste persone in fuga dalla guerra e per il loro futuro, un impegno civile e una responsabilità che è fondamento della cultura d’impresa che pratichiamo ogni giorno nelle nostre aziende. Le imprese hanno già dimostrato tante volte di essere uno straordinario baluardo di forza e di resistenza per il territorio e la comunità - sottolinea Destro - Anche oggi vogliamo fare la nostra parte nell’assoluta convinzione che la guerra in Ucraina ci riguarda tutti, perché Stato di diritto, democrazia e libertà sono valori irrinunciabili. Che vanno affermati, praticati e difesi, oggi più che mai».

Le parole di Zaia

Luca Zaia, ringrazia Assindustria Venetocentro con queste parole:«L’offerta di 240 posti di lavoro da parte delle imprese associate a Confindustria Venetocentro è una risposta alla crisi ucraina che non solo tiene conto delle necessità con cui ci stiamo misurando per l’accoglienza dei rifugiati ma anche della dignità che deve essere garantita alla persona, soprattutto in un frangente simile, assicurandogli la possibilità di provvedere a sé stessa e di contribuire alla vita del territorio che la ospita. Quando si parla di solidarietà il Veneto risponde sempre e lo fa al meglio, come è suo stile, dimostrando di sapere fare sistema a tutti i livelli - prosegue Zaia -. Ringrazio per il contributo concreto che rappresenta questa iniziativa. I Veneti sanno bene che la prima chiave di rinascita e di integrazione è sempre il lavoro. Penso non sia un caso che dopo la notevole risposta dei cittadini che hanno offerto 5.600 posti letto contattando lo specifico numero verde e gli oltre 290.000 euro di donazioni, a botta calda arrivi anche questa significativa offerta degli industriali trevigiani e padovani».

Veneto Lavoro, intanto, attraverso il soggetto attuatore il direttore generale Tiziano Barone, ha deciso di attivare un “Incontra lavoro emergenza Ucraina”, utilizzando il modello già attivo che prevede incontri periodici territoriali di incontro domanda-offerta nei centri per l’impiego con le aziende per mettere in collegamento le aziende stesse che hanno bisogno di profili professionali con i profughi che si renderanno disponibili a lavorare. La raccolta da parte di Assindustria Venetocentro della disponibilità delle imprese associate ad attivarsi per iniziative di sostegno ai profughi ucraini, proseguirà anche nei prossimi giorni (contatti: direzione@assindustriavenetocentro.it)

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