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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Emergenza profughi, la Polonia chiede aiuto ad Asolo

Il sindaco di Lidzbark Warmiński, città al confine con l’Ucraina e aderente alla rete Cittaslow: “In arrivo a migliaia, servono aiuti”. Attivata la raccolta beni: coinvolti anche Belluno, Farra di Soligo e Follina

Con un messaggio inviato al sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, nella sua veste di presidente di Cittaslow International, il sindaco della città polacca di Lidzbark Warmiński, al confine nord orientale con l’Ucraina, ha trasmesso una richiesta di aiuto a seguito della consistente ed incessante ondata di arrivi nella sua città di persone in fuga dalla guerra.

La lettera

"Caro Mauro - scrive in inglese del primo cittadino della città polacca -, nei prossimi giorni dovremo ospitare centinaia o migliaia di ucraini. Stiamo facendo del nostro meglio per garantire loro accoglienza, generi di prima necessità e cibo. È una grande sfida preparare in un paio di giorni centinaia di posti dove dormire. Se poteste aiutarci, noi abbiamo bisogno di brandine, biancheria da letto, materassi, cibo a lunga conservazione, articoli per l’igiene personale e generatori di corrente. I nostri cittadini collaborano pienamente mettendo a disposizione le loro abitazioni, ma stiamo già esaurendo questi articoli". Il sindaco Migliorini ha risposto subito all’appello lanciando una raccolta dei beni richiesti e coinvolgendo nell’iniziativa anche i comuni "Cittaslow" di Belluno, Farra di Soligo e Follina, che stanno procedendo nei rispettivi territori al reperimento del materiale da inviare. A seguito dell’appello del Sindaco Sitarek, vengono raccolti solo ed esclusivamente i seguenti beni: letti temporanei (brandine), sacchi a pelo, biancheria da letto, cibo a lunga conservazione, piatti e posate di plastica, prodotti per l’igiene della persona e generatori di corrente. La raccolta proseguirà fino a sabato 26 marzo e il punto di raccolta per Asolo è stato individuato nella sede delle ex scuole elementari di Villa d’Asolo, con giorni e orari di conferimento dei beni fissati il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. È un momento particolarmente intenso per Cittaslow International: le 35 Cittaslow polacche sono infatti tutte impegnate a dare rifugio ai profughi.

I commenti

«Nel nostro piccolo cerchiamo di fare quanto ci è possibile - spiega il sindaco Migliorini -. La situazione delle cittadine di confine polacche è allarmante. Anche oggi ho sentito Jacek Kostka, Sindaco di Górowo Iławeckie e mio Vice Presidente: sono  con l'acqua alla gola per l'incessante flusso di migliaia di profughi. Forse non ci rendiamo conto del fiume di profughi ucraini che si riverseranno in tutta Europa, compreso il nostro territorio. Ringrazio Belluno, Farra di Soligo e Follina che senza esitazione hanno immediatamente aderito alla proposta».

«Abbiamo aderito volentieri all’appello lanciato dalla città di Lidzbark Warmiński attraverso la rete Cittaslow, condividendo l’iniziativa con Asolo, Belluno e Follina - sono le parole del Sindaco di Farra di Soligo, Mattia Perencin -. Sono già iniziati i primi conferimenti di materiale da parte della popolazione. L’emergenza c’è, le richieste sono specifiche e la gente sta facendo la sua parte per la grande sensibilità e solidarietà nei confronti del popolo ucraino, ma anche del sindaco polacco chi ci ha chiesto un aiuto per gestire i flussi dei profughi in arrivo».

«Siamo contenti di partecipare alla raccolta assieme alle altre Cittaslow del Veneto e di avere la certezza che i beni saranno portati alla città polacca a 30 chilometri dal confine ucraino, e questo non è poco - conclude il vicesindaco di Follina, Luca Zanta -. L’unione fa la forza, Cittaslow dimostra di essere attiva nel sociale e nell’aiuto reciproco anche in questa situazione in cui sembra di essere tornati nel Medioevo. Confido molto nei miei concittadini follinesi che si sono sempre dimostrati molto disponibili e ringrazio di cuore per il loro servizio gli Alpini, che si sono resi disponibili alla raccolta di questo materiale».

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