rotate-mobile
Attualità San Zeno / Piazzale Duca D'Aosta

Ucraina, 3.300 rifugiati arrivati in Veneto: «Oltre mille sono nella Marca»

Lunedì 14 marzo il presidente Zaia ha dato un nuovo aggiornamento sull'emergenza rifugiati: «Tamponi per garantire sicurezza ai cittadini». A Motta di Livenza si sta allestendo Villa Rietti Rota

Il flusso di profughi continua ad aumentare in Veneto, soprattutto nelle stazioni ferroviarie di Mestre e Verona. Gli arrivi registrati fino a lunedì mattina sono circa 3.300 ma in realtà il numero è molto superiore e si aggiorna di ora in ora. Pullman e auto hanno iniziato a recarsi direttamente negli hub regionali, nelle stazioni invece stanno transitando persone che si sottopongono a tampone e poi salgono sui treni verso altre regioni d’Italia. «Stiamo facendo tutto il possibile per intercettarli e sottoporli a tampone. Questo per la maggior sicurezza di tutti». Il presidente della Regione, Luca Zaia, commenta con queste parole il quadro della situazione odierna in Veneto rispetto all’arrivo di profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.

I tamponi

Il numero degli arrivi registrato in Veneto dalla Prefetture si assesta intorno a 3.300 persone, in maggioranza concentrate nel territorio della provincia di Treviso (oltre 1.100) Ieri sono stati effettuati 346 tamponi per un totale di tamponi eseguiti da inizio emergenza su cittadini ucraini pari a 4.769 tamponi (tasso di positività pari al 2,31%, dati aggiornati alle ore 10 di oggi). Va sottolineato che il numero dei tamponi è molto alto perché le persone passano dalle stazioni di Mestre, Padova e Verona, vengono sottoposte a tampone e poi salgono sui treni verso destinazioni in altre regioni. I profughi a cui è stata somministrata almeno una vaccinazione sono 402, mentre il numero di vaccinazioni somministrate a profughi è 484. I profughi a cui è stata registrata in Anagrafe Vaccinale Regionale la situazione delle vaccinazioni ricevute prima dell'arrivo in Italia sono 87. I profughi ricoverati in strutture ospedaliere del Veneto sono18 (12 minori e 6 adulti).

Gi hub regionali

Le presenze negli hub di accoglienza predisposti dalla Regione del Veneto per la prima accoglienza dei profughi in 3 ex-ospedali sono: 56 a Noale , 13 a Valdobbiadene e 22 a Isola della Scala (VR). La capienza dell’hub di Noale oggi sarà aumentata visto il numero crescente di arrivi. In settimana è previsto di riattivare l’ex-ospedale di Monselice, Asiago e Zevio. Si sta allestendo Villa Rietti Rota a Motta di Livenza per intercettare i profughi in arrivo dall’autostrada prima che arrivino a Venezia. Altro centro di accoglienza si sta predisponendo presso l’Istituto Gesner a Ferrara di Monte Baldo (VR) per circa 180 posti. La Regione si sta organizzando per arrivare, entro la settimana, a mettere a disposizione circa 1.500 posti di prima accoglienza. Per quanto riguarda la disponibilità a offrire ospitalità a chi fugge dal conflitto in Ucraina, le persone che hanno compilato il form della Regione del Veneto per la disponibilità ad offrire alloggio sono 3.729 per un’offerta complessiva di 7.650 posti letto.

Le donazioni

L'importo complessivo delle donazioni versato sul conto corrente regionale dedicato ha raggiunto quota 372.442,54 euro in base a 2.229 versamenti. I versamenti possono essere effettuati sul conto corrente intestato a Regione del Veneto - Causale SOSTEGNO EMERGENZA UCRAINA - Iban IT65G0200802017000106358023 - Bic/swift UNCRITM1VF2. Per chi volesse comunicare la propria disponibilità, offrire aiuto e/o ospitare profughi la Regione mette a disposizione un’email ucraina@regione.veneto.it, un form compilabile online (vedi sezione https://bit.ly/3HS7rlL) e il numero verde della Protezione Civile Regionale 800990009.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ucraina, 3.300 rifugiati arrivati in Veneto: «Oltre mille sono nella Marca»

TrevisoToday è in caricamento