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AstraZeneca, Vigilio Biscaro: «Il piano vaccinale deve riprendere»

Il segretario generale dello Spi Cgil di Treviso, sindacato dei pensionati, esprime preoccupazione sulla campagna vaccinale in Veneto: «Senza vaccini avremo nuovi morti»

Domani, giovedì 18 marzo, Ema darà il verdetto sul vaccino AstraZeneca, ribadendo già oggi che i benefici del vaccino superano i rischi. Vigilio Biscaro, segretario generale dello Spi Cgil di Treviso, interviene con queste parole sulla sospensione dei vaccini che ha coinvolto anche la Marca: «Visto che al momento non ci sono prove di nesso causale con eventi tromboembolici, non si aspetti oltre e si proceda speditamente con il piano vaccinale».

Dobbiamo capire che i benefici del vaccino contro il Covid sono superiori dei rischi e che dai vasti trial clinici condotti non è emerso un effetto collaterale, ovvero l’incidenza osservata in seguito ai vaccini non è superiore a quella di eventi tromboembolici nella popolazione generale. Infatti, a oggi le morti e gli eventi avversi tromboembolici che hanno condotto alla decisione di fermare in via precauzionale la campagna non sono riconducibili alla somministrazione del vaccino dell'azienda anglo-svedese - puntualizza il segretario generale dei Pensionati della Cgil trevigiana - Prendiamo molto seriamente la situazione, nella piena consapevolezza che la priorità per tutti sia quella di garantire la salute - sottolinea Biscaro - ma senza una provata correlazione causale tra somministrazione e questi casi sarebbe bene andarci piano e, affidandosi all’evidenza scientifica, non sprofondare in allarmismi immotivati. Questa frenata al piano vaccinale, non possiamo dimenticarlo, indirettamente potrà avere degli esiti drammatici in termini di vite. Se non si procede, infatti, a ritmo serrato alla vaccinazione della popolazione, il numero delle vittime Covid potrà solo aumentare, ancora esponenzialmente. In particolare, ricordiamocelo, a essere più esposta è la fascia degli anziani, che inevitabilmente sono a rischio - conclude Biscaro - Dunque, se sommiamo i rallentamenti sul piano vaccinale dedicato agli over 80 a questo stop che coinvolge altre categorie di cittadini, proprio nel pieno della terza ondata epidemiologica, le cose non si fanno affatto rosee, anzi. Confidiamo - conclude Biscaro - che le autorità sanitarie a tutti i livelli ripristino quanto prima la programmazione vaccinale e che, responsabilmente, tutti si faccia il meglio per non ingenerare ulteriori paure e ansie nelle persone».

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