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Covid, Cna Treviso: «Accelerare la somministrazione dei vaccini»

L'appello arriva dal direttore Mattia Panazzolo che elogia il nuovo piano vaccinale sostenuto dal Governo Draghi e, al tempo stesso, chiede ulteriori sostegni alle ditte trevigiane

«Senza estirpare il virus non ci sarà ritorno alla normalità nella vita quotidiana delle persone e il ciclo economico non potrà ripartire. Accelerare a tempi record la somministrazione dei vaccini è la condizione base per sconfiggere l’“invisibile nemico” e guardare al futuro con sollievo ed ottimismo». A dirlo è Mattia Panazzolo, direttore di Cna di Treviso.

«Positivo il cambio di marcia sul piano vaccinale impresso dal governo Draghi - continua Panazzolo - e positivo l’intento dell’Ulss 2 Marca di vaccinare tutti i trevigiani entro la fine di giugno. Serve però una campagna di informazione chiara sulle modalità di accesso al vaccino e sulle convocazioni: al momento stanno arrivando indicazioni che disorientano. Affinché il nuovo piano sia efficace è necessario il massimo ricorso a tutte le strutture e reti esistenti e anche Cna, in sinergia con le altre associazioni di categoria della provincia, è pronta a fare la propria parte per aiutare la diffusione di informazioni corrette che incentivino e sostengano le persone a fare questo doveroso passo. In parallelo al piano vaccinale risulta fondamentale adottare con la massima rapidità ulteriori misure di sostegno alle imprese colpite direttamente o indirettamente dalle nuove chiusure. I numeri raccontano che campagne di vaccinazioni efficaci sono l’unica potente arma contro il virus. In Europa e in Italia stiamo assistendo a una ripresa della curva dei contagi, in un mese saliti da 135mila a 167mila al giorno. Fa eccezione la Gran Bretagna che li ha ridotti di un terzo a quasi 6mila al giorno. Ancor più evidente la differenza con gli Stati Uniti che evidenzia l’effetto delle vaccinazioni. In 30 giorni i nuovi contagi sono crollati da 165mila a circa 40mila» conclude Panazzolo.

Nel frattempo, l'ultimo Interim Economic Outlook dell’Ocse certifica un rafforzamento delle previsioni di crescita del pianeta rispetto alle proiezioni del dicembre scorso. Il Pil globale nel 2021 aumenterà al ritmo del 5,6% rispetto al 4,2% precedente. L’accelerazione tuttavia non è omogenea a livello geografico. Le migliori performance riguardano infatti quei paesi che hanno premuto sull’acceleratore delle campagne vaccinali, accompagnate da robuste politiche di stimolo fiscale. L'asimmetria tra Stati Uniti-Gran Bretagna e i paesi dell’Unione europea è emblematica. L’Ocse ha rivisto al rialzo il Pil americano nel 2021 dal 3,2% al 6,5%, quello dell’area euro dal 3,6% al 3,9%. La modesta accelerazione è l’effetto dei ritmi blandi della campagna vaccinale e bene ha fatto il premier Mario Draghi a porre con forza la questione all’ultimo vertice europeo.

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