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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Covid: «Vaccini arrivati in Veneto, si potranno fare un quinto di dosi in più»

Mercoledì 30 dicembre il punto stampa con Zaia e il dottor Flor. Dal 18 gennaio il richiamo per chi è già vaccinato. 112 nuovi decessi, 48 i posti ancora liberi in terapia intensiva

Con un giorno di ritardo sono arrivati stamattina all'aeroporto di Venezia i vaccini anti-Covid per il Veneto. Mercoledì 30 dicembre il Governatore Zaia e il direttore generale alla Sanità regionale Luciano Flor hanno tenuto un nuovo punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto. «I vaccini anti-Covid arriveranno oggi in tutte le aziende sanitarie del Veneto alle ore 14. Ne avremo 38mila dosi a settimana. La bella novità - spiega il dottor Flor - è che fino ad oggi avevamo indicazioni di prelevare con la siringa fino a un massimo di 5 dosi da un singolo flacone. Da domani potremo ottenere fino a 6 dosi con un singolo flacone quindi con 38mila dosi potranno essere vaccinate fino a 44mila persone. Tutte le aziende sanitarie hanno consegnato il loro piano vaccinale quindi potremo partire subito con le vaccinazioni in parallelo negli ospedali e nelle case di riposo e nei centri di assistenza per disabili. La speranza è finire il primo turno di vaccinazioni entro gennaio. Dal 18 gennaio partiremo con il richiamo. Non avremo giorni festivi, vaccineremo tutti i giorni. Nelle strutture per anziani o in quelle per disabili, ci faremo dire chi non vuole fare il vaccino invece che chiedere a tutti il consenso. In questo modo la vaccinazione potrà continuare in maniera più veloce. Stiamo pensando di procedere così anche per tutto il resto della popolazione. Il personale sanitario sta venendo contattato via mail. Tutti i vaccini che arriveranno saremo in grado di somministrarli. Manderemo i vaccinatori delle Ulss anche nelle case di riposo» ha concluso il dottor Flor. Le restrizioni in Veneto sono iniziate il 19 dicembre con il coprifuoco alle 14 e finiranno giovedì 7 gennaio. «O avremo un crollo dei contagi dopo 20 giorni di restrizioni altrimenti vuol dire che le restrizioni non hanno funzionato. Ci sono regioni in Italia che, nonostante le restrizioni, stanno continuando ad avere dati in aumento» ha spiegato Il Governatore. In chiusura un commento sulle scuole superiori: «Non è detto che se il 7 gennaio saremo in zona gialla le scuole superiori potranno essere riaperte. La capienza nelle classi è stata ridotta al 50% dal Governo. Noi tifiamo per il ritorno a scuola ma sono mesi cruciali. Il rientro va valutato con grande attenzione. L'ultimo dell'anno lo passerò a casa con mia moglie. Avevo l'abitudine di andare a cavallo a Capodanno ma quest'anno mi è morto anche lui. Sarà un Capodanno triste, non ho motivo di festeggiare sapendo che ci sono veneti che lottano tra la vita e la morte. Ai cittadini auguro di stare bene e non avere problemi di salute. Ricordiamoci, quando scatterà la mezzanotte, di tutto il personale sanitario che sarà al lavoro negli ospedali. In questo 2020 il Mondo si è fermato. Pensate a quanti cambiamenti ci siamo dovuti adattare, mascherine in primis. Per tutte queste ragioni voglio fare davvero un augurio sincero di buon anno a tutti quanti voi, anche chi mi vuole male. La forza del Veneto è essere comunità. Dopo la pioggia arriverà il sereno» ha concluso il Governatore.

Il bollettino di Azienda Zero

Su 52.418 tamponi fatti in Veneto nelle ultime 24 ore sono 2.986 i nuovi positivi. In Veneto l'incidenza è scesa negli ultimi giorni. Oggi è al 5,70%, mentre a livello nazionale l'ultimo rilevamento nazionale è del 12,48%. I sintomatici a domicilio sono 1777. 58.114 i positivi in isolamento. 3438 i ricoverati negli ospedali di cui 390 in terapia intensiva (-7 rispetto a ieri). I posti liberi in terapia intensiva in tutto il Veneto questa mattina sono 48. Altre 112 decessi nelle ultime 24 ore a livello regionale. «Dopo l'Epifania i bollettini saranno modificati, tenendo solo i dati essenziali» ha concluso Zaia.

Il video della diretta

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