Vaccini, Zaia: «Forniture ridotte del 53% in Veneto, è vergognoso»
Campagna vaccinale sospesa, a rischio i richiami per i veneti già vaccinati. Governatore su tutte le furie contro Pfizer. Sulla riapertura delle superiori: «In Venato restano chiuse»
«I dati in calo degli ultimi giorni non ci fanno esultare: io e l'assessore Lanzarin siamo preoccupati perché il virus potrebbe tornare a far salire i contagi. L'importante è continuare a evitare gli assembramenti. Senza ospedali in Veneto avremmo avuto una strage. A domicilio stiamo ancora curando 3mila persone». Inizia con queste parole, mercoledì 18 gennaio, il punto stampa sull'emergenza Covid in Veneto.
«E' vergognoso quello che sta accadendo sui vaccini - ha continuato il Governatore, Luca Zaia - Le forniture per il Veneto sono state ridotte del 53%. Questa settimana non ci sono problemi ma se Pfizer non manderà le 38mila dosi previste la prossima settimana non saremo in grado non solo di continuare con le vaccinazioni, ma non potremo nemmeno più fare i richiami alle persone già vaccinate. Arcuri mi ha detto che è stata Pfizer a scegliere in quali regioni tagliare le forniture. Spero che a livello nazionale si ricorra a vie legali per una vicenda come questa. Senza seconde dosi sarà un vero disastro. Vorrei sapere se a Paesi come Francia, Germania, Usa sono state tagliate le forniture come successo in Italia. Noi come Veneto stiamo pensando di tutelarci a livello legale contro questa decisione. Auspico una distribuzione solidale delle dosi rimaste a livello nazionale in modo da poter completare almeno i richiami» ha detto Zaia.
Secondo tema all'ordine del giorno è quello della scuola: «Le indicazioni del Comitato tecnico scientifico sono favorevoli a un'apertura generale delle scuole. E' stato fatto un ricorso al Tar. Al momento io non revoco l'ordinanza regionale che prevede la chiusura delle superiori fino al 31 gennaio - ha detto Zaia - Questa sera ne parleremo in una conferenza con i presidenti delle regioni. Ci adegueremo a eventuali ordinanze nazionali di riapertura delle scuole solo su valide basi scientifiche. Informo tutte le famiglie però che se perderemo il ricorso al Tar bisognerà aprire comunque le scuole anche prima del 31 gennaio. Ad oggi in Veneto l'8.59% degli studenti è finito in quarantena. 1862 i docenti e gli operatori positivi su 95mila dal rientro a scuola dopo l'estate. 11mila sono finiti in isolamento.I ragazzi non hanno colpe ma, senza saperlo portano a casa il virus da asintomatici. La riapertura porterebbe di sicuro a un nuovo aumento dei contagi» conclude il Governatore.
Il bollettino di Azienda Zero
Sono 998 i nuovi positivi in Veneto registrati nelle ultime 24 ore. Il tasso di incidenza tra tamponi e positivi è del 5,04%. 69mila le persone ad oggi positive. 3015 i ricoverati negli ospedali. Rispetto a 18 giorni fa si sono liberati 400 posti letto. 354 pazienti nelle terapie intensive di cui 336 positivi al virus (dato invariato rispetto a ieri). Superata quota 8mila decessi in Veneto, sono 8025 in Veneto (+47 rispetto a ieri).