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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Vaccini mRNA: «In Veneto scende a 35 giorni l'intervallo tra prima e seconda dose»

Pubblicata la nuova circolare della Regione a firma della dottoressa Russo. Le seconde dosi Pfizer e Moderna non si faranno più a 42 giorni di distanza. Invariati i richiami AstraZeneca

Il Veneto anticipa l'intervallo tra prima e seconda dose per i vaccini ad Rna messaggero, vale a dire Pfizer e Moderna. La nuova circolare pubblicata dalla Regione, a firma della dottoressa Francesca Russo, fissa a 35 giorni (invece di 42) l'intervallo di tempo medio per i richiami tra prime e seconde dosi.

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Il provvedimento riguarda i veneti che si vaccineranno nei prossimi giorni. Non ci sarà invece nessuna variazione negli intervalli di somministrazione per i malati oncologici e per i pazienti "super fragili" non ancora vaccinati (21 giorni per Pfizer, 28 giorni per Moderna). Con questa nuova programmazione le Ulss del Veneto avranno a disposizione circa 7 giorni di tempo per riprogrammare le prenotazioni in caso di ritardi nella fornitura delle dosi, o in altre situazioni di emergenza. Chi ha già ricevuto l'indicazione del richiamo a 41 giorni non dovrà fare nuove prenotazioni. La data della seconda dose non sarà spostata.

Vaccini mRNA: come funzionano

I due vaccini a mRNA approvati per la campagna vaccinale utilizzano molecole di acido ribonucleico messaggero che contengono le istruzioni perché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike. Le proteine prodotte stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. In chi si è vaccinato e viene esposto al contagio virale, gli anticorpi così prodotti bloccano le proteine Spike e ne impediscono l’ingresso nelle cellule. Il vaccino, quindi, non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike. Se, in un momento successivo, la persona vaccinata entra nuovamente in contatto con il Covid, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo. L’mRNA del vaccino non resta nell'organismo, ma si degrada poco dopo la vaccinazione.

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