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Manodopera per la vendemmia, Coldiretti: «Ok alla quarantena per rumeni e bulgari»

Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso: «A livello regionale abbiamo chiesto la possibilità di applicare la “quarantena attiva” per gli stagionali»

«Auspichiamo che il modello Treviso venga adottato dal Ministero della salute anche per la manodopera vendemmiale. Non possiamo più attendere». Interviene con queste parole di urgenza Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso sulla necessità di utilizzare la manodopera specializzata in arrivo dall’estero per il periodo vendemmiale. «Abbiamo chiesto a livello regionale la possibilità di applicare la “quarantena attiva” per gli stagionali rumeni e bulgari negativi al Covid da impiegare nelle nostre campagne – aggiunge Polegato - Grazie alla disponibilità del servizio sanitario veneto, e al modello Treviso, si può verificare velocemente la negatività al Covid-19 con test rapidi ed esami sierologici attendibili, consentendo il superamento dell’isolamento fiduciario. In questo modo si rispetterebbero i principi di sicurezza sanitaria e si consentirebbe alle imprese agricole di procedere alla raccolta dei prodotti e al ripristino delle strutture distrutte». Analoghi interventi sono stati adottati dalle amministrazioni delle vicine province di Trento e Bolzano. Pur sapendo che la Regione del Veneto ha nei giorni scorsi interpellato, a proposito, il Ministero della salute, Coldiretti auspica che, in attesa della risposta ministeriale, «si possa attuare anche nella nostra Regione quanto proposto, considerata l’ eccezionalità della situazione».

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