Affittare alloggi in località turistiche: la Regione vuole il "codice identificativo"
L’assessore al turismo della Regione, Federico Caner, risponde così alla polemica lanciata da Monica Soranzo, presidente di Padova Hotels Federalberghi Ascom e a Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom patavina
«Avendo io presentato e proposto il disegno di legge che istituisce il cosiddetto ‘codice identificativo’, sono il primo a volerne vedere concluso l’iter di approvazione: la Regione vuole disciplinare con chiarezza il settore degli alloggi in locazione turistica e contrastare efficacemente qualsiasi forma di abusivismo nell’attività di ricezione». L’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, risponde così a Monica Soranzo, presidente di Padova Hotels Federalberghi Ascom e a Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom patavina, che polemizzano per il troppo tempo trascorso tra il via libera della Giunta al disegno di legge sulle locazioni turistiche e la definitiva approvazione dello stesso da parte del Consiglio regionale.
«Posso assicurare che questo traguardo non è mai scomparso dai radar né della Giunta né del Consiglio – prosegue l’assessore –, tant’è che l’ulteriore esame del provvedimento da parte della competente Commissione consiliare è già stato calendarizzato da alcuni giorni nella seduta del prossimo 30 gennaio. Quindi, per quanto malevole e astiose nello stile, accolgo le valutazioni dei rappresentanti dell’Ascom di Padova come un opportuno invito a procedere speditamente nell’approvazione della legge».
«Ciò che più mi interessa in questa sede – conclude Caner – è smentire categoricamente che la Regione del Veneto stia rallentando l’iter di approvazione della propria legge perché è in attesa di una norma di carattere nazionale. È una sontuosa bufala o, peggio, uno di quei pettegolezzi che non aiuta certo a fare chiarezza sulla questione. Ribadisco quanto ho già detto in passato: di questo tema ho parlato a suo tempo con il ministro Centinaio, suggerendo al governo di prendere spunto dalla proposta veneta per farne una norma statale. Ma noi andiamo avanti per la nostra strada».