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Veneto in zona bianca dal 7 giugno: il coprifuoco sarà abolito

Tutte le anticipazioni sul nuovo Decreto Legge trapelate al termine della Cabina di regia di lunedì 17 maggio. Coprifuoco abolito dal 21 giugno, fino al 7 giugno sarà posticipato alle ore 23

Veneto verso la zona bianca da lunedì 7 giugno. Gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive riapriranno dal 22 maggio; terme e piscine al chiuso attive dal 1º luglio; apertura anticipata per le palestre dal 24 maggio; matrimoni e feste tornano dal 15 giugno, anche al chiuso, ma solo con Green pass. Ripartirranno poi i parchi a tema del 15 giugno. Il coprifuoco slitterà alle 23 dalla prossima settimana, come del resto voleva fare il premier Mario Draghi, non appena sarà varato il prossimo Decreto legge, atteso per lunedì. Dal 7 giugno il coprifuoco sarà abolito se il Veneto passerà in zona bianca. Verrà spostato a mezzanotte, invece, se resteremo zona gialla. Dal 21 giugno sarà abolito.

E’ quanto deciso al termine della cabina di regia sulle riaperture tenutasi lunedì 17 maggio a Palazzo Chigi e presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, con la presenza dei ministri Daniele Franco, Roberto Speranza, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Mariastella Gelmini, Elena Bonetti. Insieme al sottosegretario Roberto Garofoli e il coordinatore e il portavoce del Comitato tecnico-scientifico, rispettivamente Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Ecco che cosa cambia nel dettagliocon il nuovo Decreto Covid:

  • Coprifuoco in zona gialla dalle ore 23 a partire da domani, martedì 18 maggio. Dal 7 giugno sarà spostato a mezzanotte. Superamento totale del coprifuoco dal 21 giugno.
  • Ristorazione: dal 1º giugno anche al chiuso il consumo al tavolo dalle ore 5 alle ore 18.
  • Dal 7 giugno Veneto, Abruzzo e Liguria in "zona bianca".
  • Dal 22 maggio aprono nei weekend gli esercizi commerciali nei mercati e nei centri commerciali.
  • Dal 24 maggio della riapertura delle palestre.
  • Dal 1º giugno presenza di pubblico in eventi e competizioni sportive al chiuso e nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all'aperto e 500 al chiuso) e non piu' limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.
  • Dal 1º luglio aprono le piscine al chiuso e i centri benessere.
  • Dal 15 giugno ok a feste, comprese quelle dopo le cerimonie civili e religiose, anche al chiuso.
  • Dal 22 maggio aprono gli impianti di risalita in montagna. 
  • Dal 1º luglio semaforo verde per le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
  • No (almeno per ora) alle discoteche all'aperto o al chiuso. 
  • Dal 15 giugno riaprono i parchi tematici e di divertimento.
  • Dal 1º luglio corsi di formazione pubblici e privati.
  • Dal 1º luglio sì a sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò

Dal primo giugno ok al pubblico nelle competizioni sportive all'aperto e dal primo luglio al chiuso nei limiti già fissati. Quali? Non ci dovrà essere più del 25% della capienza e comunque non oltre le mille persone all'aperto e 500 al chiuso. Ma la cosa positiva è che questo non varrà più solo per le competizioni di portata nazionale. C'era stata anche una certa attesa per gli impianti di risalita sciistici che riapriranno dal 22 maggio, sempre alle condizioni di rispetto delle basilari norme comportamentali anti Covid e relative linee guida stabilite da sempre. Niente da fare per le sale da ballo e le discoteche, sia all'aperto che al chiuso, che restano off limits. Mentre via libera a sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, che riapriranno dal 1 luglio.

Le sei regioni verso la zona bianca

Intanto da giugno alcune regioni potrebbero diventare zona bianca, anche se al momento nessuna ne avrebbe i requisiti, ma ce ne sono 6 potenziali candidate. Dal 1 giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno zona bianca. Dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria. La novità è che nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (cioè mascherina e distanziamento sociale) e non ci sarà il coprifuoco. Inoltre cambiano i parametri per la valutazione delle zone e dei colori. Valgono i parametri relativi all'incidenza dei contagi, ma a questi si aggiungono nuovi parametri: si sta in area rossa con oltre il 40% dell'occupazione dei posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva. E' quanto ha detto in sintesi il ministro della Salute Roberto Speranza a Regioni ed Enti locali. Si resta in giallo se l'occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l'area medica sotto il 30%. Si sale da giallo ad arancione se in rianimazione si sale sopra il 20% e in area medica sopra il 30%, avrebbe ancora detto Speranza. Il ministro avrebbe specificato che in via transitoria varranno tutti e due i parametri, sia vecchi che nuovi, ma ha aggiunto «mi sento di dire che sia con i parametri vecchi che con i nuovi nessuna regione passa ora in arancione».

Il commento di Confcommercio

«Questa è davvero una buona notizia, siamo soddisfatti perché è un altro passo verso la normalità - il commento del presidente Patrizio Bertin - Ora speriamo che presto i pubblici esercizi e i ristoranti possano lavorare anche al chiuso. Con l’avanzamento della campagna vaccinale di massa e continuando a essere responsabili, ciascuno per la propria parte, potremo intravvedere la luce fuori dal tunnel. L’economia ha bisogno di una svolta piena ed effettiva».

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