Veneto Lavoro: «Assunzioni in crescita rispetto a 2021 e 2019»
Pubblicata "La Bussola" relativa al mese di dicembre 2022: 29.500 i posti di lavoro guadagnati l’anno scorso, più contratti a tempo indeterminato ma aumentano anche i disoccupati
«I dati sull'occupazione della nostra regione dimostrano che lo scorso anno il sistema economico del Veneto, nonostante le note difficoltà, ha reagito bene, fornendo occasioni importanti per i lavoratori. Anzi, guardando le cifre, la prima parte dell’anno è stata eccezionale per l’occupazione con numeri record sostanziati da settori come il turismo e l’industria, che hanno ripreso l’attività a livelli prepandemia, con ricadute positive a tutti i livelli».
Così il presidente Zaia commenta i dati sull’occupazione in Veneto relativi al mese di dicembre pubblicati lunedì 16 gennaio su “La Bussola” di Veneto Lavoro che tracciano il bilancio del 2022. Le cifre su base annua indicando un aumento dei posti di lavoro nei dodici mesi pari a 29.500 in aumento rispetto ai più 26.900 del 2019 con 616.200 reclutamenti rispetto ai 542.500 del 2021 (più 14%) e rispetto ai 591.200 del 2019 (più 4%).
I commenti
«I dati sull’occupazione confermano le indicazioni sulla crescita del Pil annuale che, secondo le stime di Prometeia, nel 2022 è stata del 4,2% - sottolinea Zaia -. Numeri davvero importanti che dicono molto di come il Veneto e i veneti hanno saputo rimboccarsi le maniche e ripartire, macinando strada e risultati. I segnali di rallentamento dell’autunno sono stati e sono tutt’ora oggetto di attenzione da parte delle strutture tecniche regionali - precisa il Governatore -, ma le evidenze di alcuni settori produttivi in ripresa, quali il turismo e l’industria (che registra punte di eccellenza nelle produzioni del calzaturiero e dell’occhialeria), ci fanno ben sperare anche per l'anno appena iniziato».
«I dati sull’occupazione del Veneto a dicembre confermano il rallentamento del mercato del lavoro iniziato lo scorso settembre. Il quadro complessivo dell’occupazione veneta 2022 resta complessivamente positivo grazie ai risultati del primo semestre, nel quale si sono registrati numeri di crescita da record nella nostra regione e a settori produttivi in netta ripresa, a partire dal turismo passando per i servizi fino all’industria manifatturiera» aggiunge l'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan in merito all'aggiornamento dei dati sull’occupazione in Veneto relativi al mese di dicembre pubblicati oggi su “La Bussola” di Veneto Lavoro, includendo un primo bilancio sull’andamento del mercato del lavoro annuale nella nostra regione -. Un segnale particolarmente positivo è quello dell’incremento dei contratti a tempo indeterminato - commenta ancora Donazzan -. In sostanza, di fronte al rallentare dell’economia, le aziende hanno scelto di investire sulla stabilizzazione del personale. Un fattore non di poco conto nel quadro complessivo, come quello legato all’aumento dell’occupazione femminile (più 17% rispetto al 2021), elemento sul quale puntiamo molto in prospettiva futura. Il dato sulla disoccupazione è in lieve aumento (317.500 disoccupati) - conclude Donazzan -, ma va detto che i numeri indicano anche una maggiore mobilità del mercato del lavoro regionale. E la mobilità è un segnale positivo perché rappresenta la vivacità dell’offerta. Un segnale da monitorare nei primi mesi dell’anno per capire effettivamente come evolverà l’occupazione regionale, dando risposta a tutti coloro che sono ancora in cerca di un posto di lavoro».
Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto, inclusi quelli di dicembre e dell’intero anno 2022, sono disponibili ne “La Bussola” pubblicata nella sezione dedicata del sito di Veneto Lavoro.