Zona gialla, le nuove linee guida per cerimonie e matrimoni
Giovedì 19 aprile l'assessore Lanzarin le ha presentate al termine del punto stampa di Zaia. Approvate dalla Conferenza delle regioni dovranno ricevere il via libera del Governo
Il documento "Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali" è stato tra gli argomenti trattati giovedì 29 aprile nel consueto punto stampa del presidente Zaia, affiancato dall'assessore Lanzarin.
Le linee guida sono state approvate mercoledì 28 aprile dalla Conferenza delle regioni e province autonome, e trasmesse al Governo dal presidente Massimiliano Fedriga. Le nuove linee guida dovranno però essere approvate dal Governo prima di poter diventare operative a tutti gli effetti. I provvedimenti riguardano vari settori: dalla ristorazione ai parchi divertimento, passando per matrimoni, turismo e servizi alla persona.
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Linee guida per i matrimoni
In tantissimi aspettavano le nuove regole per lo svolgimento dei matrimoni (religiosi e civili), dopo il ritorno del Veneto in zona gialla. Le indicazioni integrative fornite dal Veneto costituiscono indirizzi specifici per i banchetti nell’ambito delle cerimonie (matrimoni) ed eventi analoghi (congressi). Riguardano soprattutto i gestori dei locali e delle attività che organizzano ricevimenti di nozze ma interessano anche gli sposi e i loro invitati. Tra i punti salienti: cerimonie con distanziamento e elenco dei partecipanti da tenere per 14 giorni: sì ai rinfreschi con il buffet. L'elenco completo prevede:
- Un'adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.
- Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.
- Riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso alla sede senza assembramenti.
- Assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza tra gli invitati seduti.
- Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
- Disporre i tavoli in modo da assicurare almeno 1 metro di separazione tra i clienti negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors).Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione (plexiglas).
- Dove possibile, privilegiare l’utilizzo di spazi esterni (giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento.
- Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo.
- Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.
- È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila
- Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
- E’ obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
- Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.