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Stagione sciistica a rischio in Veneto: è l'ennesima fake news

Il governatore Luca Zaia: «Su piste e impianti si stanno facendo verifiche e interventi e non ci saranno chiusure o ritardi nell’apertura della stagione dello sci. L’8 dicembre tutta la montagna veneta risponderà presente»

«La Montagna Veneta sarà pronta ad aprire impianti e piste per la stagione sciistica in arrivo, già l’8 dicembre. Circolano strane voci che sarebbe meglio tacessero se non sanno». Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo a Treviso alla presentazione della Supercoppa italiana di volley femminile che si disputerà l’11 novembre tra Imoco Conegliano e Igor Gorgonzola Novara. «Su piste e impianti si stanno facendo verifiche e interventi – ha detto Zaia – e non ci saranno chiusure o ritardi nell’apertura della stagione dello sci. L’8 dicembre tutta la montagna veneta risponderà presente, perché tutto ciò che serve si sta già facendo. Il rilancio sarà lungo e faticoso – ha ribadito il Governatore – ma proprio per questo non è il caso di aggiungere problemi falsi ai tanti veri che ci sono». «Faccio fin d’ora appello ai turisti e agli amanti dello sci – ha concluso Zaia – perché scelgano di trascorrere un’ora, un giorno, una settimana sulle nostre montagne che saranno, come sempre pronta ad accoglierli».

«Sta circolando una voce del tutto falsa, che danneggia ulteriormente un territorio ferito ma che sta già lavorando per risollevarsi in tempi brevi: la montagna veneta sarà pronta per la stagione invernale 2018/2019 e chi vorrà trascorrere le sue vacanze nelle nostre località sciistiche, tra le più belle dell’arco alpino, troverà l’accoglienza di sempre». Così l’assessore al turismo della Regione, Federico Caner, interviene per smentire le dicerie che vorrebbero la prossima stagione turistica invernale nelle Dolomiti e montagne venete ormai compromessa a causa dei danni provocati dal maltempo dei giorni scorsi. «Non sto negando che le nostre ‘terre alte’ stiano vivendo uno dei momenti più tragici della loro storia – prosegue Caner – e che ci vorranno decenni per restituire a questi luoghi quel patrimonio ambientale che un evento distruttivo ha cancellato in pochi attimi. Ma anche se l’allarme è ancora in atto, le comunità colpite, con l’aiuto degli Enti e delle Istituzioni, già guardano alla fase post emergenza, già sono proiettate alla ricostruzione e al ripristino delle condizioni il più possibile vicine alla normalità». «Sono poche le strutture ricettive che hanno subito danni e anche queste torneranno pienamente efficienti in breve tempo – aggiunge l’assessore –. Arrendersi è un verbo impronunciabile per i nostri imprenditori turistici, più che mai convinti di riproporre anche quest’anno l’ospitalità di sempre».

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