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Veneto in zona arancione: cosa si può fare da martedì 6 aprile

Riaprono alcune attività al dettaglio e cambiano le regole per gli spostamenti. Scuole in presenza da domani, mercoledì 7 aprile, al 50%, però, per tutti gli istituti superiori

Da martedì 6 aprile il Veneto torna in zona arancione. Riaprono quindi alcune attività al dettaglio e ci sarà la possibilità di muoversi all'interno del proprio Comune di residenza senza autocertificazione, rispettando comunque il coprifuoco dalle ore 22 alle 5. Le regole di base sono le stesse alle quali siamo già stati abituati:

  • Spostamenti sono consentiti solo nel proprio Comune di residenza
  • Coprifuoco dalle 22 alle 5
  • Consumazione vietata all'interno e nelle vicinanze di bar e ristoranti
  • Dalle 5 alle 18 asporto in tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo in quelli con cucina
  • La consegna a domicilio non ha limiti d'orario
  • Restano aperti i negozi al dettaglio
  • Centri commerciali chiusi nei weekend, festivi e prefestivi
  • Chiusi musei, cinema, teatri e piscine

Bar e ristoranti

In area arancione è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie) e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 18 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, mentre la fascia 18-22 è consentita solo ai locali conc cucina. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti alloggiati.

Va da sé che l’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. Gli esercizi di somministrazione e bevande possono tuttavia rimanere aperti nelle area di servizio e rifornimento di carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con l'obbligo di assicurare sempre la distanza interpersonale di almeno un metro.

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Scuola (dal 7 aprile)

In zona arancione, l'attività dei servizi educativi per l'infanzia (asili nido), delle scuole dell'infanzia (ex scuola materna) e per il primo ciclo di istruzione (ex scuole elementari e medie) si svolge integralmente in presenza. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei e istituti professionali) adottano forme flessibili nell'organizzazione dell’attività didattica, in modo che almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento degli studenti sia garantita l'attività didattica in presenza. La restante parte degli studenti partecipa alla didattica a distanza. Per la prima settimana, in Veneto, la presenza sarà comunque al 50%, come confermato dal presidente di Regione Luca Zaia. Quindi:

  • Asili nido, scuole materne, elementari e medie tornano in presenza
  • Scuole superiori al 50% in presenza (almeno per la prima settimana)

Spostamenti

In area arancione è consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; ad ogni modo è sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione o rientrare dalle seconde case ubicate all'intero o fuori il territorio regionale. Per quanto riguarda nello specificio le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, sempre tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro. A chi vive in un Comune che ha fino a 5mila abitanti è comunque consentito spostarsi entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti, con il divieto di spostarsi verso città capoluogo.

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Musei

L'accesso a musei e gli altri istituti e luoghi della cultura è sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione, e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica.

Sport e attività fisica

Palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono chiusi, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.

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