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Oltre trecento chilometri in carrozzina: il viaggio di Klick's on ways arriva all'Oras

L’arrivo degli otto viaggiatori disabili all’ospedale riabilitativo di alta specializzazione è stato accompagnato da un corteo di decine persone. Partiti il 19 maggio da Negrar in Valpolicella, dopo Motta di Livenza chiuderanno il viaggio a Venezia

L'ospedale riabilitativo di alta specializzazione (Oras) a Motta di Livenza ha accolto venerdì 26 maggio l’arrivo dei riders di Klick's on ways, iniziativa organizzata dall’associazione “Free Wheels” in occasione della tappa conclusiva del loro viaggio attraverso il Veneto: 330 chilometri percorsi in 8 giorni di viaggio, accompagnati da una madrina d’eccezione, l’imprenditrice Jesusleny Gomes, da sempre vicina ai temi del turismo accessibile e lento. 

Per celebrare la conclusione del viaggio (in realtà il gruppo ha un ultimo obiettivo prima di sciogliersi: visitare Venezia durante il weekend), i viaggiatori hanno trovato ad accoglierli decine di persone davanti al municipio di Motta di Livenza, per percorrere insieme a loro l’ultimo chilometro del percorso: ex pazienti dell’Ospedale Riabilitativo, rappresentanti delle tante associazioni di persone con disabilità, runners e sportivi. In corteo, hanno proseguito verso l’Ospedale, e a loro si sono aggiunti anche alcuni pazienti di Oras del reparto di Riabilitazione Funzionale - Unità Spinale e della Riabilitazione Cardiopolmonare e Pneumologica, per percorrere gli ultimi centro metri.  All’arrivo in Oras, il corteo è stato accolto dai rappresentanti delle istituzioni regionali e della sanità, oltre che dal Presidente del Cda dell’Ospedale prof. Paolo Pauletto e dall'amministratore delegato, Orianna Romanello. 

Klick's on ways

Il progetto, nato dall’associazione Free Wheels, si propone di percorrere ogni anno una regione italiana diversa, seguendo le stesse modalità. Il gruppo di viaggio, composto da persone con disabilità, visita le Unità Spinali del territorio su cui è in cammino, incontrando i pazienti e i familiari per promuovere i temi dell’autonomia e dell’autoaffermazione, aiutando soprattutto i più giovani ad affrontare la disabilità mostrando loro le possibilità che la vita, pur cambiata rispetto a prima, offre ancora. Allo stesso tempo i riders di Klick’s on Ways visitano le amministrazioni locali sensibilizzando le comunità sui temi dell’accessibilità e dell’inclusività. Il percorso in Veneto ha visto il gruppo partire il 19 maggio da Negrar di Valpolicella, per proseguire poi a Verona, Lonigo, Vicenza, Camposampiero, Dolo, Monastier, Eraclea e infine Motta di Livenza. L’ultima tappa del loro viaggio a Venezia, il 27 maggio, per una visita al capoluogo. I partecipanti al viaggio sono, oltre al presidente di Free Wheels Pietro Scidurlo e alla madrina Jesusleny Gomes, Pietro Martire, Manuel Giuge, Michele Celebrin, Emanuele Cibin, Ignazio Drago, Sabrina Pili e Samuele Brambilla. Oras, con la collaborazione del Comune di Motta di Livenza, Bcc Pordenonese e Monsile e Pro Loco di Motta ha organizzato a partire dalle 20:30 un evento pubblico per presentare alla città l’iniziativa Klick’s On Ways e offrire alla comunità un concerto gratuito della band trevigiana Radiofiera.

Klick's on ways a Motta di Livenza-2

I commenti

«L’Ospedale Riabilitativo è molto legato al territorio in cui opera - spiega l'amministratore delegato, Orianna Romanello -. A Motta sono in moltissimi quelli che hanno un familiare che lavora in Oras. Alcuni dei nostri dipendenti sono nati qui, proprio dove oggi ci sono gli uffici in cui lavorano. La nostra Struttura ha avuto sempre un rapporto speciale con il Territorio e con le persone, un dialogo fatto di partecipazione, di eventi, di network sociale, di attività associative. Abbiamo scelto di celebrare questa iniziativa eccezionale, e al tempo stesso festeggiare anche il nostro Ospedale, l’Ospedale di tutti, non solo dei tanti operatori che ci lavorano, ma anche dei tanti cittadini che ogni giorno qui trovano una risposta ai loro bisogni. È un momento di festa, che ci coinvolge per una volta tutti insieme, operatori e utenti, medici e pazienti, operatori sanitari e impiegati amministrativi».

Il presidente Paolo Pauletto ha concluso: «Oras si sta affermando sempre di più come centro regionale per la cura delle mielolesioni, investendo in infrastrutture, tecnologie e approccio multidisciplinare: abbiamo come obiettivo primario il recupero neurologico dei pazienti con mielolesioni e gravi cerebrolesioni. Ma oggi, questo non basta: bisogna anche rinforzarli dal punto di vista psicologico, rinforzare le loro famiglie, reinserirli nella società come cittadini attivi e indipendenti. Per queste ragioni Oras è stato il primo Ospedale in Italia a dotarsi di un Disability Manager, ad esempio: dopo lo step del recupero funzionale, infatti, c’è quello del reinserimento in famiglia, dello sforzo per rafforzare autonomia e autoaffermazione, e facilitare infine il completo reinserimento in società. Il percorso riabilitativo prosegue anche dopo le dimissioni, e da tempo Oras sta sviluppando progetti, anche internazionali, di tele riabilitazione che consentano ai professionisti riabilitatori di svolgere le attività anche da remoto, da un lato diminuendo la pressione sulle strutture sanitarie dopo la dimissione dei pazienti, dall’altro aiutando i pazienti a sviluppare un percorso nel loro ambiente domestico. Infine, c’è il lato umano, che fin troppo spesso viene taciuto: la vicinanza degli operatori sanitari ai loro pazienti, il legame con le famiglie, la capacità di offrire risposte non solo fisiologiche, ma anche di supporto emotivo, sono tanto importanti quanto le cure più strettamente considerate cliniche. E iniziative come Klick’s on Ways sono importanti: questi ragazzi ci insegnano come la forza della volontà è molto più impattante di quella fisica perduta in seguito ad una mielolesione. Questo è il messaggio al centro della nostra vision e della nostra mission».

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