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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Victoria, simulatore in grado di partorire: alta formazione per le Professioni sanitarie

Presentato giovedì 23 marzo il simulatore ad alta fedeltà comprato dall'Università di Padova per la sede di Treviso. Eseguita una simulazione di parto alla presenza del sindaco Conte e del direttore Benazzi

Parla, respira, muove gli occhi e riproduce fedelmente i comportamenti umani in varie situazioni sanitarie di emergenza. Il suo nome è Victoria ed è il simulatore di ultima generazione che l’Ulss 2, tra le prime realtà a livello nazionale, ha acquistato per formare studenti e professionisti del corso di laurea in Professioni sanitarie a Treviso. In Italia ne esistono solo otto modelli.

Victoria è stato presentato giovedì 23 marzo nella sede universitaria dell’Ulss 2 di Via Venier, a Treviso. Oltre al direttore generale Francesco Benazzi, sono intervenuti il sindaco Mario Conte, Paola Roma presidente della Conferenza dei sindaci Ulss 2, il professor Marcello Rattazzi presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, il dottor Enrico Busato direttore del Dipartimento materno infantile, il dottor Paolo Zanatta direttore dell’Anestesia e Rianimazione di Treviso, il dottor Alberto Coppe direttore dell’Unità operativa Direzione delle Professioni sanitarie dell’Ulss 2 e la dottoressa Patrizia Mussi, coordinatrice dei corsi di laurea in Professioni sanitarie.

Foto simulatore Victoria

Victoria

Capace di interloquire, reagire agli stimoli esterni e simulare vari stati emotivi, Victoria, alta un metro e ottanta per 90 chili di peso, rappresenta l'evoluzione più recente dei simulatori con la possibilità, per gli studenti, di affrontare le varie tipologie di parto, da quello semplice al podalico, da quello con ventosa al cesareo. Victoria dispone, inoltre, di accessori come l’ecografo, il cardiotocografo, un neonato da parto e uno da rianimazione neonatale. Oltre al parto, Victoria permette però di ricreare molteplici scenari e simulare situazioni clinico-pratiche di urgenza ed emergenza come l'intubazione, la rianimazione, l’arresto cardiaco, le convulsioni, lo shock anafilattico e patologie molto simili alla realtà per apprendere in sicurezza manovre di base ed avanzate. Giovedì mattina è stata eseguita alla presenza del sindaco Mario Conte e del direttore generale Benazzi la simulazione di un parto a basso rischio ostetrico, come quelli che al Ca' Foncello vengono eseguiti senza bisogno della presenza del medico caposala. Collegata ad un computer da cui era stato impostato il tempo di due minuti per la nascita del feto, Victoria ha dato alla luce il piccolo Alex simulando i dolori del travaglio. Il feto è stato espulso dal motore elettrico del simulatore.

Come funziona

L'investimento per l’acquisto di Victoria è stato di circa 120mila euro, comprensivo del centro regia che permette di riprendere gli scenari di simulazione e di rivederli nel debriefing per analizzare loperato degli studenti. Data la sua versatilità, Victoria sarà usato oltre che dagli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e di medicina, anche dagli specialisti ospedalieri per esercitazioni pratiche e simulazioni. Il simulatore permetterà di formare gli studenti e gli operatori in maniera sempre più moderna ed efficace, tenendo conto sia dell’emotività che è necessario imparare a gestire in situazioni emergenziali, sia dell’importanza del saper lavorare in team. Grazie a Victoria sarà possibile collegare conoscenze teoriche e abilità pratiche, attraverso un'esperienza formativa completamente nuova e la costituzione di team multidisciplinari. Gli obiettivi principali della simulazione come metodo di insegnamento sono migliorare la qualità dell’assistenza e garantire la sicurezza del paziente.

Simulatore Victoria-2

I commenti

«Presentiamo oggi un progetto davvero all'avanguardia - le parole del direttore generale, Francesco Benazzi -. Victoria consentirà ai nostri studenti di Professioni sanitarie di aumentare le loro competenze pratiche ed entrare nel mondo del lavoro con una formazione di altissimo livello».

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«La sanità a Treviso è in continua crescita - aggiunge il sindaco Mario Conte -. Sull'università stiamo facendo investimenti per 20 milioni di euro tra studentati, mense e biblioteche. L'obiettivo è diventare una vera e propria città universitaria, piena di studenti che possano rivitalizzarla creando lavoratori in grado di garantirci in futuro una sanità d'eccellenza».

Paola Roma, presidente della Conferenza dei sindaci Ulss 2, conclude: «Quella che presentiamo oggi non è solo una grande opportunità per gli studenti del corso in Professioni sanitarie ma un'opportunità per tutti i cittadini della Marca che beneficeranno indirettamente del percorso di alta formazione offerto agli studenti di oggi ma professionisti del domani».

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