rotate-mobile
Attualità San Liberale / Piazza delle Istituzioni

Vigilanza privata, contratto scaduto da oltre sette anni: mobilitazione a Treviso

Giovedì 18 maggio dalle 9.30 in piazza delle Istituzioni a Treviso il presidio a sostegno della vertenza nazionale per il mancato rinnovo del Ccnl del settore sicurezza. Lavoratori da tutto il Veneto

Contratto scaduto da più di sette anni per i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza. Per questo le Federazioni sindacali venete del settore Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil danno appuntamento agli addetti in piazza delle Istituzioni a Treviso giovedì 18 maggio alle ore 9.30. Un presidio che vedrà la partecipazione di circa 200 lavoratori in rappresentanza del comparto, che occupa in Veneto 10mila persone (un migliaio nella Marca trevigiana) di cui 4mila nei servizi fiduciari, un settore in espansione. Lavoratori e lavoratrici esasperati dalla lunga e travagliata trattativa per il rinnovo del Ccnl, scaduto il 31 dicembre 2015.

Il settore della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza costituisce un pilastro importante per la tutela della sicurezza privata e pubblica. Alla sua funzione originaria rivolta ai beni privati, nel corso del tempo, si sono aggiunte diverse attività di supporto all’operato della pubblica autorità per la sicurezza dei cittadini: il coinvolgimento di questi lavoratori nei centri vaccinali e nei Covid point durante la pandemia ne costituisce l’esempio più recente e importante. A tale importante ruolo non corrisponde, purtroppo, il necessario riconoscimento per la professionalità e l’impegno profuso dagli addetti, il cui contratto collettivo nazionale di lavoro è scaduto da più di sette anni. La lunghissima e infruttuosa trattativa si è conclusa con esito negativo nell’incontro del 18 marzo 2022, nel quale le associazioni datoriali, anziché presentare una proposta dignitosa sul piano salariale, hanno dichiarato di non aver ricevuto mandato dalle rispettive aziende. Il mancato adeguamento del salario dei lavoratori e delle lavoratrici costituisce un elemento di estrema gravità, oltre che per il tempo trascorso, soprattutto per l’andamento dell’inflazione che in questo periodo sta erodendo il potere d’acquisto dei redditi medio-bassi. Un fattore che s’inserisce in un contesto già fortemente difficile per un’attività basata su contratti di appalto pubblici e privati, in cui la mancata definizione di norme adeguate per la tutela della professionalità e dell’occupazione espone migliaia di persone alla mera logica del massimo ribasso e della compressione delle tutele. Per queste ragioni le Organizzazioni Sindacali si sono viste costrette a proclamare nuove iniziative di mobilitazione in tutta Italia, con la manifestazione regionale a Treviso a sostegno della trattativa di rinnovo.

presidio vigilanza 18.05.23

Il commento

«Le motivazioni della manifestazione sono rappresentate dallo stato di sofferenza e di profondo disagio dei lavoratori e delle lavoratrici causato dal mancato rinnovo - affermano Alessio Odoni, Giovanni Battista Comiati e Massimo Marchetti, rispettivamente segretari generali regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil -. La conclusione positiva del negoziato rappresenta la soluzione più adeguata a risolvere i problemi degli addetti del settore. Infatti, i trattamenti normativi e retributivi della categoria non hanno conosciuto alcun miglioramento da quasi 8 anni determinando perdita del potere d’acquisto, oltre alla cronica carenza di tutele adeguate rispetto all’evoluzione del settore; tutto ciò malgrado l’impegno professionale e la dedizione profusi nel corso dell’emergenza sanitaria per garantire la continuità del servizio e per contribuire alla sicurezza pubblica».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vigilanza privata, contratto scaduto da oltre sette anni: mobilitazione a Treviso

TrevisoToday è in caricamento