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«Hanno trasformato l'acqua in veleno e gli agricoltori in inquinatori seriali»

Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso, attacca contro gli allarmi ingiustificati

«E’ la cartina al tornasole di quanto è successo in questi anni. La prova provata che le strumentalizzazioni ai danni dell’agricoltura riescono a manipolare la verità facendo pensare che essa provoca problemi anche quando non esistono. Questo continuo urlare addosso a dei prodotti che danno un lavoro a decine di migliaia di persone, in tutti i settori, dall’agricoltura all’agroindustria, passando per artigianato e commercio, ha generato una verità: l’acqua viene scambiata per veleno». Giorgio Polegato riflette sulla notizia di questi giorni che ha visto alcuni vigili intimare l’alt ad un viticoltore a San Biagio di Callalta stoppandolo mentre distribuiva un liquido nelle sue viti: «Il nostro collega viticoltore ha bevuto quel liquido davanti a chi aveva il dovere di controllare, mandato, invece, da chi non ha colpe perché tutti noi siamo vittime di continui allarmismi scatenati nel parco divertimenti più pericoloso, il web e i social o da attacchi superficiali da chi è guidato da un dogmatismo ambientale che esclude il dialogo e una visione costruttiva della realtà  – aggiunge Polegato – I vigili hanno fatto il loro dovere, ma è la psicosi scatenata che non mi sta bene. Era, infatti, acqua. Oggi i passi in avanti da parte agricoltori e Consorzi di tutela sono sotto gli occhi di tutti. Ma come si dice non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Dobbiamo però cominciare a pensare che chi provoca questi allarmismi ingiustificati deve pagare un prezzo. Gli agricoltori vivono in mezzo alla campagna ed ai vigneti. Questa è la miglior risposta che può essere data a chi pensa che l’agricoltura inquini».

Guerra alle generalizzazioni e priorità al concetto di sostenibilità: «Coldiretti Treviso vuole dialogare con tutti per far sì che il tema della sostenibilità sia la vera priorità per i comparti agricoli che possono rendere ancora più virtuosi i loro processi produttivi – conclude il presidente di Coldiretti Treviso – Solo negli ultimi due mesi da Valdobbiadene a Conegliano, da Oderzo a Vittorio Veneto abbiamo incontrato circa mille imprenditori agricoli per condividere questo percorso di sostenibilità».

«Sarà sicuramente un Vinitaly prezioso per le riflessioni e le progettualità che verranno presentate per una viticoltura sempre più sostenibile. A Verona da domenica saranno impegnati moltissimi trevigiani, coinvolti direttamente e indirettamente nel mondo della viticoltura, forse alcune migliaia nei quattro giorni. A tutti loro l’augurio di un buon lavoro con la consapevolezza che abbiamo la responsabilità di far sbandierare la bellissima bandiera del made in Italy davanti gli occhi di tutto il mondo»: sottolinea Polegato.       

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