Ex studenti del “Da Vinci” di Treviso di nuovo insieme per sostenere il diritto allo studio
Il progetto solidale "VinciAmo" ha come obiettivo il potenziamento delle linee telefoniche e acquistare pc per chi non può sostenere i costi della didattica a distanza
L’iniziativa si chiama "VinciAmo" ed è stata lanciata dagli ex compagni di classe della VF del Liceo scientifico “Da Vinci” di Treviso di parecchi anni fa. L’amicizia che da allora li lega è nata proprio tra quei banchi di scuola e proprio lì ora intende tornare, per aiutare gli attuali studenti alle prese con la didattica a distanza dovuta all’epidemia che non possiedono gli strumenti adeguati a poterla seguire correttamente.
Da qui nasce appunto il progetto "VinciAmo", inteso come un’importante catena di solidarietà volta a tutti coloro che ancora avvertono un legame con l’istituto trevigiano – ex liceali, ex docenti e personale amministrativo – e che desiderano sostenere la didattica digitale e il diritto allo studio delle attuali generazioni, attraverso una donazione libera e volontaria. I fondi raccolti serviranno infatti per potenziare le linee telefoniche e acquistare pc per chi non può sostenere i costi della didattica a distanza.
«Il liceo rappresenta gli anni più luminosi, più puri, quelli più intrisi di speranze per il futuro e di lezioni di vita che difficilmente dimenticheremo – commenta Daniele Fregnan, un ex studente della VF del 1984 – Con l’introduzione della didattica a distanza, questo mondo di esperienze vissute sui banchi di scuola è stato messo da parte e ciò che resta è il mero insegnamento scolastico. Purtroppo però nemmeno questa modalità di istruzione è accessibile a tutti, anche in un Paese moderno e sviluppato come il nostro. Da queste considerazioni è nata l’idea di fare qualcosa, qualcosa per difendere perlomeno il diritto allo studio».
COME PARTECIPARE
Partecipare è molto semplice. Attraverso il sito web www.liceodigitale.tv o la pagina Facebook “Compagni di liceo L. Da Vinci-Treviso” è possibile conoscere i dettagli per effettuare una libera donazione a sostegno del progetto che, chi vuole, può altresì pubblicizzare pubblicando una propria foto accompagnata da un hashtag o da un pensiero, oltre a indicare classe e anno rimasto nel cuore (e l’autorizzazione alla privacy per la pubblicazione). Dallo scorso mese è così partita una catena di solidarietà che ha fatto breccia nei ricordi di chi, tra quei banchi, ha trascorso i cinque anni forse più sereni della sua vita, e che ha già coinvolto moltissimi ex studenti consapevoli che questa emergenza richiede un impegno comune.