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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Monastier di Treviso

Violenza sulle donne: «In un anno 335 richieste di aiuto al Telefono Rosa»

Il bilancio del 2020: 189 donne aiutate nella Marca. Di queste 67 hanno denunciato il compagno o marito. Supporto dall'ospedale Giovanni XXIII con voucher alimentari

"Sei grassa, sei brutta, mi fai fare brutta figura, la cena non è mai pronta, non vali niente”. Frasi difficili anche solo da scrivere. Sono quelle che si sono sentite dire molte donne che sono ricorse al Telefono Rosa di Treviso. «La violenza psicologica nella Marca è in aumento rispetto a 15 anni fa». A dirlo è Rita Giannetti, psicologa e presidente della sezione trevigiana dell’associazione.

Su 335 chiamate arrivate al Telefono Rosa di Treviso nel 2020, 189 donne sono state prese in carico; di queste 67 hanno fatto denuncia contro il compagno o il marito. In leggero aumento rispetto all'anno precedente quando le prese in carico erano state 175. Il covid-19 non ha fermato la violenza domestica, così come non ha fermato l'attività del Telefono Rosa che con le sue 15 volontarie attive e 6 professioniste tra psicologhe, psicoterapeute, avvocati e operatrici di accoglienza, anche se a distanza ha continuato a seguire le donne che facevano richiesta di aiuto attraverso lo 0422583022. «Abbiamo attivato il trasferimento di chiamata mettendoci a disposizione 24 ore su 24 anche sabato e domenica. Le maggiori difficoltà le donne le hanno avute perché i mariti lavoravano a casa in smart working. Ci telefonavano quando andavano al supermercato, quando uscivano per fare la spesa - racconta la dottoressa Giannetti - Nei casi più gravi, quanto la donna aveva necessità di essere allontanata immediatamente da casa abbiamo fornito loro un appartamento a Treviso che un'imprenditrice, che opera nel settore dei bed and breakfast, ha messo a disposizione del Telefono Rosa. Non è da considerarsi una “casa rifugio”, perché non ne ha le caratteristiche, ma una opportunità che possiamo mettere a disposizione per situazioni di emergenza come quelle avute durante il lockdown. Dall’aprile dello scorso anno, sono state tre le donne che abbiamo aiutato con questa nuova metodologia» conclude la presidente.

Rita Giannetti Psicologa e fondatrice CAV Telefono Rosa Treviso-2

Le altre iniziative

Potrebbe essere definita una vera e propria “casa rosa”, dove vengono ospitate donne che sono costrette ad uscire immediatamente dall'ambiente familiare per evitare il peggio; donne che non hanno lavoro, non hanno l’indipendenza economica e soprattutto non hanno la cerchia familiare e amicale dove poter trovare rifugio temporaneamente. Hanno bisogno non solo di un alloggio, ma anche del necessario per vivere. A tal proposito l'ospedale “Giovanni XXIII” di Monastier anche quest'anno, in occasione dell’8 marzo, ha rinnovato il proprio sostegno al Telefono Rosa donando mille euro che serviranno per l'acquisto di voucher alimentari per sostenere proprio queste donne che trovano ospitalità temporanea. «La donna è la colonna portante della famiglia. Se sta bene la donna stanno bene marito e figli e su questo principio continuiamo con il nostro intento di favorire tutte quelle iniziative che possano essere utili alla sfera femminile - commenta Matteo Geretto, responsabile Sviluppo e Comunicazione del Giovanni XXIII - Aiutarle, come in questi casi, a riprendersi in mano la propria vita; aiutarle a stare bene attraverso la prevenzione; aiutarle a ritrovare quella serenità e tranquillità dopo il periodo della malattia. Il difficile periodo pandemico ha limitato i nostri spostamenti ma non la voglia di continuare a stare a fianco delle donne».

L'ospedale Giovanni XXIII di Monastier ha attivato infatti il servizio di video-consulto senologico gratuito. Un medico risponde alle domande e dubbi, attraverso collegamento video via smartphone o via computer che si può prenotare entrando nel sito www.giovanni23.it e accedere a “Prenota Video Consulto”. Inoltre, per quante volessero avere un approccio più discreto, è stata attivata da poco l’email rosa. Scrivendo a sostegnodonna@giovanni23.it ogni donna potrà trovare un supporto per le necessità legate ai dubbi della propria salute che saranno valutate da uno specialista. Il Telefono Rosa di Treviso rinnova infine l’invito, a quanti altri volessero contribuire indirettamente, a fare delle donazioni attraverso il C/C dell’associazione IT19B0200812017000093765501.

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