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Il magico atelier di Lucia Daniotti protagonista di un libro

Domenica 13 gennaio alle 15.30 la presentazione al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto di "Una vita di… Favole", scritto da Alessandro Zaltron e pubblicato da FrancoAngeli

«Lucia ha scritto la sua storia come gesto d’amore verso tutti coloro che affrontano difficoltà e pregiudizi e nei cui confronti il libro è un messaggio di incitamento a non cedere, a non fermarsi. Questa è la ragione per cui in questa storia non vi sono momenti autocelebrativi, ma soltanto un umile suggerimento che potrebbe suonare così: “questa è la mia storia; forse il suo racconto può aiutarvi a vivere un po’ meglio”». Scrive così Antonio Fojadelli, magistrato con 43 anni di carriera, già responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia e Procuratore Capo della Repubblica a Vicenza e a Treviso, nella prefazione a Una vita di… Favole, il romanzo d’impresa scritto da Alessandro Zaltron e pubblicato nell’omonima collana dell’editore FrancoAngeli da lui diretta. Il libro sarà presentato ufficialmente domenica 13 gennaio dalle 15.30 al teatro Lorenzo Da Ponte di Vittorio Veneto. L'evento è realizzato in collaborazione con MAI Associazione Culturale e con il Patrocinio del Comune di Vittorio Veneto. L’ingresso è gratuito, per informazioni 0438 940254. Saranno presenti l’autore Alessandro Zaltron, il prefatore Antonio Fojadelli e ovviamente la protagonista Lucia Daniotti, imprenditrice di Vittorio Veneto che fin da bambina ha avuto un sogno: confezionare bellissimi abiti da sposa.

Un sogno iniziato a cinque anni, nella campagna di Carpesica, quando la piccola Lucia disegnava i suoi primi modelli sui bordi dei giornali letti dai fratelli maggiori; e diventato realtà molto dopo, in seguito agli studi da modellista condotti mentre già lavorava e alla pratica come sarta, e grazie alla gestione di alcuni bar per racimolare i soldi necessari ad aprire un laboratorio tutto suo. Un percorso difficile di per sé, scoraggiato da familiari e insegnanti perché considerato troppo ardito, ma tenacemente seguito da Lucia Daniotti. Fino a che il suo atelier artigianale di abiti da sposa, ribattezzato “Favole” perché era un sogno che si realizzava, non è diventato uno dei più importanti d’Italia, con una quarantina di dipendenti e più di 30 mila abiti realizzati in 35 anni di professione.

L’ascesa imprenditoriale di una ragazza che aveva frequentato la scuola fino alla quinta elementare, cresciuta in una povera famiglia contadina, va di pari passo con la maturazione della donna, che ha allevato tre figli, sempre più determinata e capace di riprendere le redini della sua vita anche dopo alcune delusioni nell’ambito privato. Alla fine ne emerge una storia avvincente, raccontata come fosse un romanzo di fiction, che può essere letta come un’opera educativa, dedicata a tutte le persone di buon senso e agli imprenditori coraggiosi. E anche ai giovani, ai ragazzi di oggi che ancora coltivano sogni e, più che di essere dissuasi, hanno bisogno di conoscere modelli in carne e ossa, persone di successo partite da poco più di zero e arrivate, grazie alla tenacia e a un indubbio talento, a coronare le loro… favole.

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