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Gruppi di topi morti, mistero nel vittoriese: esclusa l'ipotesi del virus

I campioni dei roditori sono stati inviati agli istituti zooprofilattici di Treviso e di Padova, e persino all'Istituto superiore di sanità, ma senza ottenere chiarezza, se non quella di poter escludere cause virali o batteriche

Potrebbe essere l' effetto di un fenomeno che si chiama «pullulazione» la misteriosa moria di migliaia di topi osservata in molti comuni della fascia pedemontana della provincia di Treviso  fino al Pordenonese su cui, da un paio di settimane, si interrogano popolazione locale ed esperti e rispetto alla quale le indagini virologiche, batteriologiche e tossicologiche fino ad oggi non hanno dato risposta. Ne ha parlato il sindaco di Vittorio Veneto, Antonio Miatto, al quale i colleghi dei centri minori si sono rivolti anche per la sua esperienza decennale di veterinario terminata appena due anni fa. La manifestazione atipica riguarda gruppi di roditori, comuni topi di campagna, ritrovati a gruppi privi di vita in luoghi pubblici e privati e tutti senza motivi apparenti di sofferenza.

«Poco fa mi è giunta una segnalazione - riferisce Miatto - di una fila di 183 corpi in 30 metri di strada, in località Fadalto. Ma è solo uno dei molti casi». I campioni sono stati inviati agli istituti zooprofilattici di Treviso e di Padova, e persino all'Istituto superiore di sanità, ma senza ottenere chiarezza, se non quella di poter escludere cause virali o batteriche. Allora, è l'accostamento che compie Miatto, potrebbe trattarsi di un fenomeno simile a quello che spinge i Lemming, piccoli roditori delle zone artiche del pianeta, a suicidarsi in massa gettandosi in mare dalle scogliere quando la popolazione si allarga oltre il limite sostenibile dalle risorse alimentari di quel momento.

«È un'ipotesi plausibile anche per i nostri topi, magari diventati sovrabbondanti in seguito ad una super produzione recente di frutti di certe conifere in seguito venuta meno - prosegue il sindaco veterinario - ma purtroppo ancora non possiamo dire quale sia la causa scientifica della morte». In altri termini, se si tratta di un suicidio per autoregolamentazione della popolazione, «non abbiamo capito in che modo gli individui lo provochino e, ancora meno, con quali segnali la natura li induca a compierlo».

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