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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

La prima vittima del Coronavirus è un padovano, Adriano Trevisan di 78 anni

L'emergenza in tutta la regione è iniziata nel pomeriggio di venerdì. In serata aperta l'unità di crisi. I primi due casi a Vo' Euganeo, decine le chiamate agli ospedali

Il primo morto italiano di coronavirus è un uomo padovano di 78 anni. La notizia è giunta nella tarda serata di venerdì. Si tratta di Adriano Trevisan, 78 anni, padre dell'ex sindaca Vanessa Trevisan. Nella giornata di venerdì due pazienti affetti dal Coronavirus sono stati isolati all'ospedale di Schiavonia, uno era proprio il 78enne deceduto. L'altro è ricoverato a Padova. La situazione è in continua evoluzione. In sei comuni della provincia di Padova le scuole resteranno chiuse. La giornata di venerdì ha segnato l'ufficialità per i primi due casi di Coronavirus. Qui tutte le info.

L'emergenza ora per ora

Ore 17.00 - La comunicazione dell’Università degli Studi di Padova a firma Rosario Rizzuto: «Care colleghe e cari colleghi docenti e del personale tecnico e amministrativo, care studentesse e cari studenti, abbiamo avuto ieri ed oggi la notizia di diversi casi di infezione da Coronavirus 19nCoV nella nostra provincia, una evoluzione che richiede grande attenzione e misure appropriate. Invito innanzitutto l’intera comunità accademica a seguire con grande scrupolo le prescrizioni che l’unità di crisi regionale ha emanato, ed emanerà sulla base della evoluzione del contagio. Invito inoltre a estendere la vigilanza attiva che questo Ateneo ha messo in atto sin dall’esordio della malattia in Cina. In particolare, resta attivo il numero di cellulare 335/1008877 cui la comunità accademica può rivolgersi per informazioni o per eseguire il test diagnostico di infezione, in presenza di sintomi (febbre e tosse) o nel caso di potenziale contatto con soggetti portatori (non più quindi limitato ai viaggiatori di ritorno dalla Cina). Negli altri casi, si raccomandano le seguenti misure di prevenzione (nota OMS e linea indirizzo MUR): lavare spesso le mani con acqua e sapone o gel disinfettanti; quando si tossisce o starnutisce, coprire la bocca e il naso con il gomito o fazzoletto usa e getta, lavandosi poi le mani; evitare il contatto con chiunque abbia febbre e tosse. Riguardo alle attività accademiche, al fine di ridurre le possibilità di contagio ed agevolare gli studenti che abbiano difficoltà di spostamento, si dispone di rinviare alla settimana successiva gli esami già programmati per la settimana entrante, garantendo che date e scadenze del calendario accademico saranno adeguate di conseguenza. L’Ateneo è in continuo contatto con l’unità di crisi e con i ministeri competenti, e provvederà ad aggiornare le misure oggi vigenti sulla base dell’evoluzione del contagio. Il Rettore, Prof. Rosario Rizzuto»

Ore 16.45 - Questa la nota del sindaco Sergio Giordani diffusa pochi istanti fa: «Tutte le autorità competenti sono incessantemente al lavoro e quindi premetto e ribadisco anzitutto l’appello alla cittadinanza a non farsi cogliere dal panico bensì di attenersi alle semplici regole preventive che ci giungono dall’unità di crisi regionale e che già da oggi come Amministrazione Comunale di Padova stiamo diffondendo in varie forme per garantirne la massima conoscenza. Ciò detto, poiché nelle linee guida diramate oggi dalla Regione Veneto, tra gli altri punti, l’ultimo recita “Qualora non necessario, evitare luoghi chiusi e di aggregazione” ho ritenuto per prudenza di disporre il rinvio della manifestazione di Carnevale prevista per la giornata di domani, domenica 23 febbraio, in Prato della Valle, che ogni anno raduna decine di migliaia di persone. Come già programmato, la seconda data utile fissata per tale manifestazione era il giorno primo di marzo, valuteremo con attenzione l’evolversi della situazione e stabiliremo sul punto specifico la scelta migliore nel corso dei prossimi giorni».

Ore 16.15 - Riceviamo da Adl Cobas e pubblichiamo: «Nessun allarmismo, giusta l’iniziativa precauzionale messa in atto in queste ore, ma non possiamo esimerci dal segnalare e denunciare la gestione di queste prime ore di emergenza sanitaria nell’ospedale di Schiavonia a Monselice (PD). Centinaia di persone sono bloccate all’interno della struttura dal primo pomeriggio di ieri, ai quali non è stato somministrato un pasto decente e che hanno dovuto dormire su sedie e divanetti. Al momento risulta che il camion che doveva fornire 400 pasti ad altrettante persone, stanche ed affamate, è stato bloccato. Non si capisce per quale motivo. Ci viene segnalato che diverse persone, a cui sarebbe stato sensato effettuare il test/tampone di controllo, non sono state neanche convocate. Mentre lavoratori ed utenti che per precauzione, avendo lavorato o frequentato la struttura nei giorni scorsi, vorrebbero effettuare dei controlli, non vengono lasciati entrare. Ieri, le lavoratrici del servizio di pulizie (Coopservice) hanno dovuto protestare contro i responsabili della propria azienda per avere conferma di quanto stava accadendo e delle procedure che si stavano applicando anche nei loro confronti. La Coopservice, che ancora non era stata informata dell’emergenza (a quanto ha riferito), dopo le prime indicazioni alle lavoratrici non ha più interloquito con le proprie dipendenti se non nella tarda mattinata di oggi. Nessuno che si preoccupi di informare in maniera precisa e “autorevole” le persone “trattenute” che ricevono notizie solo attraverso “voci di corridoio”, spesso contrastanti e che creano maggior allarme ed apprensione.
Una situazione sicuramente non degna di un Paese tra i più avanzati, di una Regione che si vanta di una Sanità efficiente e di alto livello ma che dimostra estrema approssimazione e superficialità nella gestione di questa emergenza, nonostante le roboanti dichiarazioni di Zaia & company. E’ indispensabile una maggiore serietà nell’affrontare questa grave situazione e che siano garantite le esigenze, il rispetto, il diritto ad una informazione corretta e puntuale a tutte le persone coinvolte direttamente ed a tutti i cittadini, che siano garantite le procedure sanitarie dovute, tanto sbandierate e male applicate. Invitiamo tutte le autorità e gli amministratori a vigilare in tal senso».

Ore 15.30 - Questa la circolare diramata poco fa dalla dottoressa Francesca Russo (responsabile della direzione prevenzione della Regione Veneto) con le indicazioni per i Comuni della Regione Veneto:

Coronavirus indicazioni 3-2-2

Ore 15.20 - Le dichiarazioni rilasciate da Luca Zaia, dall'assessore Manuela Lanzarin e dalla dottoressa Russo all'uscita dalla sede della protezione civile a Marghera: «Mi ha telefonato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al momento abbiamo 12 persone positive al Coronavirus, di cui 9 di Vo'. Stiamo cercando di recuperare personale dalle varie Ulss da mandare al reparto malattie infettive di Padova. Tutte le università del Veneto rimarranno chiuse la prossima settimana. C'è un insieme di casi a Vo', in quel Comune abbiamo consigliato di evitare contatti pubblici. Tutti i test che sono stati effettuati sugli operatori sanitari dell'ospedale di Schiavonia sono risultati negativi. Anche 8 cinesi a Vo' sono sotto osservazione, frequentavano lo stesso bar dell'uomo che ha perso la vita e quindi ora sono nel reparto malattie infettive di Padova per valutare le loro condizioni».

Ore 15.23 - Sono 12 i casi di coronavirus accertati in Veneto". Lo ha comunicato il governatore Luca Zaia, aggiungendo che uno dei pazienti è deceduto."Sono 12 i casi di coronavirus accertati in Veneto". Lo ha comunicato il governatore Luca Zaia, aggiungendo che uno dei pazienti è deceduto.

Ore 15.10 - A tutti i casellanti delle Autostrade è stato consegnato un kit contenente una mascherina, dei guanti e un disinfettante gel per le mani.

Mascherina Autostrade-2-2

Ore 14.00 - Esauriti in molti supermercati i gel disinfettanti per mani. E c'è chi fa anche scorta di generi alimentari di prima necessità come la pasta.

Scaffali vuoti supermercati 2-3-2

Ore 12.30 - Caccia alle mascherine a Padova e provincia, ma quasi tutte le farmacie le hanno ormai esaurite.

Ore 12.00 - Breve dichiarazione rilasciata da Luca Zaia al termine del tavolo di crisi in Regione: «Stiamo continuando con la task force, a breve ci collegheremo col presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ci siamo già sentiti più volte col ministro Speranza e il commissario Borrelli, con i quali abbiamo fatto un'ira di videoconferenza in mattinata. Abbiamo altri sette casi positivi tra cui due familiari del signor Trevisan, ovvero la moglie e le figlia. A breve diffonderemo delle linee guida per tutti i Comuni».

Ore 11.30 - Il Comune di Vo' ha da poco diramato questa ordinanza:

"Premesso che sono stati accertati due casi di coronavirus e che il Dirigente Sanitario dell’Azienda Ulss 6 di Padova, con nota giunta al protocollo comunale n. 1893 del 22.02.2020, ha definito gli obblighi per il Comune di Vo’ per evitare la diffusione del contagio fra la popolazione. Per evitare il diffondersi del contagio si fa obbligo di:

Sospendere tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;

Sospendere tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, alimentari e farmacie, e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;

Sospendere le attività lavorative, studi medici, per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);

Sospendere lo svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti in Vo’, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quei che operano nei servizi essenziali;

Sospendere la partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti in Vo’, indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;

Sospendere i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nel Comune di Vo’;

Sospendere la frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nel Comune di Vo’, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;

Interdire le fermate dei mezzi pubblici nel Comune di Vo’;

A tutta la popolazione verrà offerta la possibilità a breve di eseguire il test del COVID-19 in una sede individuata dall’Amministrazione Comunale all’interno del Comune di Vo’.

Visti gli artt. 50 e 54 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, ordina di:

Sospendere tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;

Sospendere tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, alimentari e farmacie, e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;

Sospendere le attività lavorative, studi medici, per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);

Sospendere lo svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti in Vo’, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quei che operano nei servizi essenziali;

Sospendere la partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti in Vo’, indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;

Sospendere i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nel Comune di Vo’;

Sospendere la frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nel Comune di Vo’, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;

Interdire le fermate dei mezzi pubblici nel Comune di Vo’.

Ore 10.30 - La Federazione Italiana Pallavolo, in relazione all'aggravarsi dell'epidemia coronavirus, ha sospeso numerosi campionati fra cui tutte le partite del girone A e B della B1. Pertanto, Duetti Giorgione vs Walliance Ata Trento in programma domani alle 17.30 a Castelfranco, è rimandata a data da destinarsi.

Ore 10.10 - Giunge ora la notizia della morte di una seconda persona affetta da Coronavirus: si tratta di una donna residente in Lombardia.

Ore 10.00 -  Fidal Veneto comunica che per motivi organizzativi sopravvenuti non è in grado di garantire la regolarità della manifestazione agonistica prevista per sabato 22 febbraio 2020 presso il Palaindoor di Padova. La manifestazione odierna viene pertanto rinviata a data da destinarsi. Le manifestazioni outdoor del fine settimana (cross e lanci invernali) restano confermate.

Ore 09.10 - Iniziata a Mestre la riunione in videoconferenza convocata dalla Regione Veneto con la Presidenza del Consiglio e la Protezione Civile Nazionale.

Ore 08.45 - Post di Luca Zaia sul proprio profilo Facebook: "Nella notte la Protezione civile del Veneto ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all’esterno dell’ospedale di Schiavonia (Padova), a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico".

Tende Schiavonia-2-2

Ore 08.00 - Un caso di Coronavirus anche nel Veneziano: un 67enne di Dolo, positivo al tampone, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Padova.

Ore 07.45 - Stando ad alcune indiscrezioni alcuni dei tamponi effettuati a pazienti e personale medico dell'ospedale di Schiavonia dopo la scoperta dei due casi sarebbero a loro volta positivi. Si attendono però conferme ufficiali in merito.

Ore 01.00 - A questo link il decalogo del ministero della salute per evitare il contagio.

Ore 00.05 - La persona deceduta è Adriano Trevisan, padre dell'ex sindaca di Vo. L'uomo è morto verso le 23 all'ospedale di Schiavonia. L'altro contagiato è un uomo di 67 anni che è ora a Padova. Entrambi sono originari dei colli Euganei, entrambi abtano a Vo.

Ore 00.00 - Il paziente deceduto per coronavirus in Veneto aveva 78 anni ed era un muratore in pensione. L’uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato venerdì sera all’ospedale di Schiavonia (Padova), e non nell’ospedale del capoluogo euganeo. «Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire» ha detto il governatore Luca Zaia.

Ore 23.45 - Primo morto in Italia per il Coronavirus: è un uomo di 77 anni a Monselice. L’uomo risultato positivo al Coronavirus è deceduto venerdì sera poco dopo le 22.45. Al momento sono quindici i contagiati in Lombardia, nel Lodigiano, e due in Veneto, nel Padovano.

Ore 23.30 - I sindaci dei comuni limitrofi a Vo' dove si sono verificati i due contagi da coronavirus hanno deciso di tenere chiuse le  scuole sabato 22 febbraio. Niente campanelle nei comuni di Galzignano, Lozzo, Cinto Euganeo, Rovolon, Teolo e Cervarese Santa Croce oltre a quello di Vo'. Le scuole resteranno chiuse fino a giovedì per le concomitanti vacanze del Carnevale.

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