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Megalottizzazione a Volpago, l'opposizione: «Carta canta»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

"Hanno fatto tutto loro" ci scherniva la coalizione del Sindaco alle soglie del voto dello scorso ottobre... Probabilmente, anzi sicuramente, non tutto, ma quel poco che ci consentiva il ruolo di opposizione è stato fatto con attenzione esclusiva alla salvaguardia del nostro territorio e nell'interesse dei nostri concittadini, come, del resto, la Lista Civica si propone. Partiamo da queste considerazioni per iniziare a mettere chiarezza su chi ha fatto cosa. Innanzitutto, dopo la sentenza del Tar, CHE HA RESPINTO LA MEGALOTTIZZAZIONE, sarebbe ora che qualcuno a Volpago facesse un grande mea culpa, più che esultare ipocritamente. Perché la storia parte da lontano, nell'aprile del 2016, quando l'amministrazione Toffoletto, con assessore Guerrino Silvestrini, esponente del PD, nell'ultimo consiglio comunale non trova di meglio da fare che approvare uno scellerato accordo con una società immobiliare per cementificare 40.000 mq di terreno agricolo in centro a Volpago. Ha voglia il PD di Volpago, adesso, a PRENDERSI MERITI CHE NON HA, semmai dovrebbe scusarsi pubblicamente per aver coinvolto il comune in questa triste e costosa vicenda. L’attuale Sig. Sindaco Guizzo, invece, che al tempo era all’opposizione e votava contrario, non trova di meglio da fare nel consiglio del 29 maggio 2019, una volta diventato sindaco, che portare in adozione con una manciata di voti una variante al piano degli interventi , che avrebbe dato seguito all’accordo in questione, SPACCANDO PURE LA SUA MAGGIORANZA (Rigatti, Volpato e Venturin preferirono astenersi). Se non fosse stato per la Civica per Volpago, i soli ad essere contrari e soprattutto ad avere il coraggio di chiedere un parere legale su tale accordo, minacciando la denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale, adesso parleremo di tutt'altra storia. Quel parere legale, infatti, confermò tutte le nostre obiezioni, SMENTENDO LA TESI DEL SINDACO sul fatto che il comune dovesse pagare un risarcimento milionario e costringendolo, nel consiglio di ottobre 2019, a fare una clamorosa retromarcia, che lui definì puramente strategica. E ora che si fa? Quale è il piano Sig. Sindaco? Dato che, come qualcuno ebbe il piacere di sottolineare, "da che mondo è mondo, è la maggioranza a fare le proposte... e con la forza dei numeri approva", che soluzione ci propone questa maggioranza per uscire definitivamente dalla situazione? Una variante al PAT che doveva già essere fatta da anni? Aspettiamo un eventuale ricorso da parte del proprietario del fondo al Consiglio di Stato? Aspettiamo, come sempre, qualcuno che faccia la prima mossa? O siete fermamente convinti che la bocciatura del ricorso al TAR sia la soluzione definitiva al problema? Visto che carta canta, al link seguente trovate tutta la documentazione. Buona lettura! https://drive.google.com/drive/folders/1OqOanrE_Ifd1eBbF1CuuskhfrVmfp7VS? fbclid=IwAR3zVZW8idjAdBZv2hiH7Ty3X0VJ061cmxloEJ3JYdjLID0WNAHGABReqz8

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