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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Volpago del Montello / Via Fornace Vecchia

Dai lavori della Pedemontana sbuca una vecchia discarica

La scoperta a Selva di Volpago del Montello. La denuncia di Civica per Volpago: "Necessario bonificare in profondità tutta l’area e individuare le responsabilità"

La Superstrada Pedemontana trova un altro ostacolo lungo il suo percorso. In località Selva del Montello, al km 79+280 del nuovo tracciato nei pressi di via Fornace Vecchia, i lavori di scavo per la realizzazione dell’arteria hanno fatto emergere una vecchia discarica, all’interno della quale si troverebbero diversi materiali, in buona parte pericolosi, come lastre di Eternit, laterizi, olii esausti, pneumatici, elettrodomestici. La notizia è emersa dopo un accesso agli atti effettuato dalla “Lista Civica per Volpago – Grosso Sindaco”. «Controllando, come sempre facciamo, il protocollo comunale – spiega il capo gruppo Sebastian Grosso – abbiamo visto una segnalazione al Comune di ritrovamento rifiuti da parte del Consorzio SIS e abbiamo chiesto chiarimenti e dettagli: la conferma è arrivata dagli uffici comunali che hanno già fatto sopralluoghi sul posto. Ovviamente l’area andrà bonificata prima di procedere col cantiere in quel tratto. Il problema è capire quanto profonda sia questa discarica rispetto ai lavori previsti: non vorremmo che si intervenisse solo sulla parte superficiale, lasciando sotto terra tutto il resto. Inoltre notiamo che proprio lì la superstrada è prevista sopra il piano campagna, e non in trincea, come invece richiesto per anni da comitati e cittadini. Speriamo sia solo una sfortunata coincidenza». Quel terreno in passato è stato anche di proprietà comunale, oltre che di una ditta, successivamente fallita. «Il fatto che una volta, prima che esistesse la raccolta differenziata o il Card, si buttasse tutto in una buca non deve essere una giustificazione. Se il principio è “chi inquina paga”, chiediamo che sia applicato. E che, se fossero mancati dei controlli o delle denunce, si intervenga anche sulle omissioni di chi poteva o doveva segnalare e non l’ha fatto. Noi continueremo a vigilare».

«Ancora rifiuti pericolosi nascosti nel sottosuolo di un cantiere della Pedemontana: questa Superstrada sarà un doppio salasso per i veneti, sia per la sconsiderata convenzione firmata con Sis, che per la bonifica dei siti inquinati». A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente, che ha presentato una dettagliata interrogazione sulla discarica di rifiuti, addirittura pericolosi, scoperta a Volpago del Montello chiedendo notizie sull’esito dei monitoraggi eseguiti da Arpav. «Il ritrovamento risale allo scorso settembre: ci sono lastre di eternit, contenenti amianto, laterizi, contenitori di oli esausti, elettrodomestici, rifiuti che per gran parte sono da classificare come pericolosi. Prima di andare avanti con i lavori deve essere caratterizzato il sito per poi realizzare le necessarie operazioni di bonifica. A che punto siamo? Qual è l’esito dei monitoraggi di Arpav e quali azioni sono state messe in atto per evitare l’inquinamento di suolo, aria e falda acquifera?  E soprattutto chi pagherà i costi per la bonifica», chiede il consigliere democratico trevigiano sollecitando la massima chiarezza sui proprietari dell’area, un’ex cava, e sul fatto se fosse o meno censita dalla Regione. «È un’opera è insostenibile da ogni punto di vista, come confermato dai tanti dubbi espressi nuovamente dalla Corte dei Conti solo pochi giorni fa, Valutazione di impatto ambientale compresa. Ma come hanno fatto la Via? Questa è la terza discarica che a sorpresa emerge durante gli scavi di cantiere? La nuova convenzione, tutta sbilanciata a favore del concessionario rischia di mettere a repentaglio le casse del Veneto dal 2020 al 2059, con i cittadini che saranno costretti a pagare anche esosi pedaggi. In più c’è la questione ambientale: i costi delle bonifiche non possono essere scaricati, pure questi, sulla collettività».

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