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Fare impresa al tempo dell'economia umana: come trasformare gli obblighi in opportunità

Successo per il workshop tour nelle strutture principali della realtà del Terzo Settore della Castellana per permettere ai partecipanti di toccare con mano in cosa consista il laboratorio di inserimento lavorativo

Le imprese stanno affrontando uno scenario nuovo rispetto al passato che richiede un ripensamento del modello di sviluppo  puntando sulla sostenibilità e sulla creazione di valore condiviso per tutti. La responsabilità sociale e il rapporto con il territorio di appartenenza sono elementi strategici, non solo per la competitività delle aziende, ma anche per lo sviluppo della mission delle cooperative sociali come quelle del Gruppo L’Incontro. “Siamo convinti sia necessario stringere un patto forte tra profit e non profit – commenta il Presidente del Gruppo L’Incontro e de L’Incontro Cooperativa Sociale Luca Mazzon – lavorando insieme possiamo moltiplicare le opportunità da offrire alle persone in situazione di fragilità del nostro territorio”.

Il workshop, andato in scena venerdì, si è realizzato attraverso un tour delle sedi principali delle cooperative sociali del Gruppo L’Incontro per permettere agli imprenditori di conoscere da vicino il laboratorio dell’inserimento lavorativo. “Abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa – afferma il Direttore di Confindustria Veneto SIAV Stefano Miotto – perché riteniamo importante dare alle nostre imprese associate occasioni per conoscere e collaborare con il Terzo Settore per l’inserimento lavorativo delle categorie protette. Un modo per trasformare gli obblighi in bellissime opportunità, come recita il titolo dell’evento”.

Un tema importante questo per le aziende che, oltre per una questione di sostenibilità sociale, hanno l’obbligo per effetto della legge 68/99 di inserire persone con disabilità. “Attraverso un progetto di formazione al lavoro – continua Luca Mazzon - accompagniamo le persone più vulnerabili in un percorso di rinascita che crea valore anche per le imprese partner che in questi anni sono state al nostro fianco”. Il workshop proposto è stato l’occasione per vivere la quotidianità e ascoltare le storie di chi, ogni giorno, si impegna per superare le proprie fragilità e costruirsi il proprio posto nella comunità. Inoltre, l’incontro ha dato modo ai partecipanti di ragionare insieme su cosa significa sostenibilità e su come poter collaborare per il bene del territorio.

“Viviamo un'epoca difficilissima in cui i nodi sociali ed ambientali conseguenti alle attività umane svolte per generazioni stanno giungendo al pettine, il Parco Scientifico e Tecnologico GALILEO Visionary District oggi più che mai deve essere presente, assumendo il proprio ruolo sulla frontiera dell'innovazione di supporto ai processi di contaminazione dei modelli di business, avvicinamento del sociale e del terzo settore al mondo dell'impresa – dichiara Emiliano Fabris, direttore del Pst Galileo Visionary District. – Da un lato quindi vi sono le imprese che debbono oggi essere consapevoli della responsabilità nella gestione dei propri impatti sociali e dall'altro il mondo del terzo settore che sta cambiando e imparando a gestirsi da grande attore sociale ed economico. In mezzo, una realtà come la nostra per la quale è dunque fondamentale sostenere Campoverde estendendo la nostra reciproca collaborazione alle aziende partner affinché possiamo amplificare i messaggi di responsabilità sociale d'impresa, sostenibilità e inserimento lavorativo di cui la cooperativa stessa è portatrice”.

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