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Pettenà a rischio espulsione, Zaia: «Spero si scusi altrimenti lo farò io per lui»

Mercoledì 16 febbraio il Governatore del Veneto ha commentato dalla sede della Protezione civile di Marghera il caso che sta continuando ad agitare la Lega trevigiana: «Pettenà non è un militante qualsiasi»

Sono destinate a far discutere le parole che il presidente della Regione, Luca Zaia, ha pronunciato mercoledì 16 febbraio sul caso della possibile espulsione dalla Lega dello storico militante trevigiano Fulvio Pettenà. «Non sono il numero uno della Lega ma un umile servitore - esordisce Zaia - Come tutti sanno Pettenà è da sempre un mio grandissimo amico e fa parte della storia della Lega. Non è un militante qualsiasi. Detto questo però è chiaro che le regole sono regole».

«Ad oggi - continua il Governatore - non mi risulta sia stato ancora preso alcun provvedimento nei suoi confronti e Pettenà lo sa bene perché per anni si è occupato di approvare i provvedimenti della Lega. Direi che c'è modo e modo per esprimersi, lui senza dubbio è meno "polite" rispetto a molti altri leghisti ma secondo me dovrebbe scusarsi per evitare il provvedimento. Non voglio neanche prendere in considerazione l'ipotesi di una sua possibile espulsione e - conclude Zaia - se lui non vorrà scusarsi formalmente sono disposto a farlo io al posto suo».

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