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Covid, Zaia: «Veneto resta in zona bianca, ma la zona gialla è vicina»

Venerdì 3 dicembre il presidente del Veneto ha tenuto un nuovo aggiornamento sull'andamento della pandemia: «Ci sono ancora 656mila persone non vaccinate in Veneto, due parametri su tre sono già da zona gialla»

«Questa settimana, pur avendo due parametri su tre da zona gialla, il Veneto resterà in zona bianca per un'altra settimana. Ad oggi ci salva solo il tasso di occupazione dei posti letto in area non critica (oggi all'8%). Il limite da non superare è il 15%».

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, inizia con queste parole il punto stampa di venerdì 3 dicembre dalla sede della Protezione civile di Marghera. «Incidenza e occupazione dei posti letto in terapia intensiva in Veneto hanno già sforato i limiti della zona bianca. Con la zona gialla - prosegue il Governatore - scatta ovunque l'obbligo di mascherina sia al chiuso che all'aperto, nei ristoranti e bar tavoli al massimo di 4 persone, distanziati di un metro l'uno dall'altro. La capienza di cinema e teatri sarà ridotta al 50%. Se i contagi e i ricoveri resteranno così anche nei prossimi giorni non solo dovremmo prepararci al giallo ma iniziare anche a pensare alla zona arancione - ammette il Governatore - Questo non vuol dire che i vaccini non hanno funzionato perché i 40enni e i 50enni positivi hanno un tasso altissimo di positivi non vaccinati, lo stesso vale per i ricoveri dove abbiamo tanti Over 80 vaccinati con una sola dose ma anche 60enni non vaccinati che rischiano di intasare gli ospedali se si infettano. Ad oggi sono 656mila (su 4 milioni) i cittadini Over 12, residenti in Veneto, non ancora vaccinati. Di questi 590mila sono in età lavorativa - aggiunge Zaia - Non posso più accettare di sentir dire che bastano le cure domiciliari e gli ospedali non servono. Una media di 8 pazienti su 1500 per ogni medico di base è finita in ospedale durante questa pandemia. La fine di questa ondata si gioca tutta sul tasso di occupazione degli ospedali. Se sarà necessario siamo pronti ad aprire gli ospedali dismessi come Valdobbiadene o Monselice per far fronte all'aumento dei ricoveri. Ancora presto, invece, per la riapertura dei Covid hospital». In chiusura un aggiornamento sulle vaccinazioni: «Stiamo lavorando per fare le vaccinazioni dei bambini dai 5 agli 11 anni negli ambulatori pediatrici. I genitori saranno assolutamente liberi di decidere se vaccinare o meno i loro figli ma se il vaccino verrà fatto dai pediatri di fiducia potrebbe essere un ulteriore incentivo alla vaccinazione. Sotto pressione invece i Covid point (98mila tamponi a livello regionale nelle ultime 24 ore, ma questa settimana è stato raggiunto anche il picco di 140mila test in un giorno): con il Generale Figliuolo stiamo studiando un piano per portare il personale dell'Esercito nei punti tampone del Veneto, in particolare per i test sulle scuole».

Il bollettino di Azienda Zero

Nelle ultime 24 ore sono 3.116 i nuovi positivi trovati in Veneto su 98.015 tamponi fatti per un'incidenza del 3,18%. I casi attualmente positivi in Veneto sono 35.705. 664 i ricoverati negli ospedali (+25 rispetto a ieri) di cui 549 in area non critica e 115 nelle terapie intensive (+10 ricoveri) rispetto a ieri. 318 i ricoverati non Covid in Rianimazione. 9 nuovi decessi per Covid nelle ultime 24 ore. Oltre 43mila vaccinazioni somministrate nelle ultime 24 ore in Veneto di cui 37.610 terze dosi. Raddoppiato il numero di prime dosi. La media regionale delle vaccinazioni è arrivata all'86% della popolazione. L'incidenza settimanale è di 317,1 casi su 100mila abitanti. Indice Rt del Veneto a 1,39. Terapie intensive al 10%, area non critica all'8%

Il video della diretta

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