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Zaia: «Veneto zona gialla per un'altra settimana, attenzione agli assembramenti»

Giovedì 29 aprile il punto stampa del Governatore sulla campagna vaccinale e l'inchiesta di "Report". Nuovo appello agli Over 60: «Prenotate per vaccinarvi il prima possibile»

Il Veneto resterà in zona gialla anche la prossima settimana: l'annuncio è arrivato giovedì 29 aprile durante il punto stampa del Governatore Zaia. L'indice Rt è a 0.86 e l'incidenza è di 129 casi su 100mila abitanti. 18% il tasso di occupazione delle terapie intensive, 17% la percentuale di occupazione dei posti in area non critica. «Siamo in zona gialla ma non bisogna abbassare la guardia - le parole del presidente - il tasso di incidenza è sempre al limite. Qualche assembramento da spritz si inizia a vederlo in giro: la prova del nove ce l'avremo questo weekend, se non pioverà. Ai cittadini ribadisco di prestare la massima attenzione. Non possiamo permetterci nuovi aumenti nei contagi».

La campagna vaccinale

«Nelle ultime 24 ore in Veneto abbiamo somministrato 31.123 dosi - continua il Governatore - domani abbiamo in programma di vaccinare ben 43mila veneti. Da adesso iniziamo a spingere forte. Solo nella giornata di ieri ci sono state più di 100mila prenotazioni tra gli Over 60 e abbiamo ancora 64mila posti liberi. L'invito per tutti, quindi, è quello di continuare a prenotarsi. L'importante è vaccinarsi il prima possibile perché in questo modo riusciremo a passare ai 50enni e finire i 40enni prima dell'estate. Dai 60 ai 69 anni ci sono ancora da vaccinare 458mila persone su 558mila. 242mila sono i prenotati ad oggi: il portale per i 60enni resterà aperto fino al 19 maggio. Il 21% dei veneti ha ricevuto almeno una dose. 1 milione e 572mila il totale delle dosi inoculate. Sabato arriveranno in Veneto: 151.100 nuove dosi AstraZeneca, 12.800 Johnson&Johnson e 20.500 Moderna. Giovedì 13 maggio il Generale Figliuolo verrà in visita in Veneto: ad oggi siamo la prima regione in Italia per numero di dosi somministrate» conclude Zaia.

Il caso "Report"

Il Governatore è poi tornato sull'inchiesta mandata in onda dal programma di Rai 3: «A marzo 2020 facevamo solo duemila tamponi molecolari al giorno e abbiamo avuto decessi di gran lunga inferiori rispetto allo scorso dicembre quando i morti in Veneto sono stati molti di più. Se avessimo fatto solo test molecolari, non avremmo trovato almeno due terzi dei positivi che abbiamo scoperto con i test rapidi. La Regione si è sempre attenuta alle disposizioni dei tecnici in materia di dispositivi, tutte le regioni italiane hanno usato i tamponi rapidi. La nostra ondata di dicembre, a gennaio e febbraio si è spostata anche in altre regioni come l'Emilia Romagna o il Piemonte ma mi sembra che di queste realtà se ne parla ancora poco. Io o l'assessore Lanzarin non abbiamo le competenze per rispondere su argomenti tecnici come le schede dei positivi  asintomatici. Per questo motivo venerdì in Consiglio regionale faremo una commissione a porte aperte in cui chiameremo una serie di esperti e tecnici per spiegare la nostra versione dei fatti sull'inchiesta di "Report". Sarà una riunione fatta soprattutto per tutti i cittadini veneti».

Il video della diretta

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