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Aziende Conegliano / Via Camillo Bianchi

Nasce a Conegliano la prima duplicatrice di chiavi in mobilità

Industria e start up a confronto su innovazione e sicurezza. L’iniziativa del Ceo di Keyline, Giacomo Alpago, riunisce a Conegliano professionisti del settore

Da secoli l’uomo cerca di proteggere i suoi beni più preziosi con metodi sempre più complessi. Se un tempo si affidava a serrature, chiavi e cassaforti a prova di ladri, oggi necessita di password, token e app per difendere i propri dati digitali dagli hackers. Gli strumenti cambiano, ma il tema della sicurezza - sia essa fisica che cyber - rimane centrale per le persone come per le aziende. Non solo: sicurezza fisica e cyber security sono tra loro strettamente legate, come ha dimostrato l’interessante confronto promosso dal Ceo di Keyline, Giacomo Alpago, che ha riunito professionisti del settore. Il primo panel di un ciclo di eventi, intitolati K2, si è svolto ieri presso l’azienda di Conegliano che da oltre 250 anni produce chiavi e macchine duplicatrici e ha visto intervenire: Andrea Carmignani, Ceo e cofondatore di Keyless, Carlo Ciciliot, partner di Emo design, Lucia Bressan, avvocato, Massimo Biagi, Cto di Keyline, Tommaso Madotto, imprenditore del settore aumotive, Giorgio Sadolfo, Ceo e cofondatore di Filo e Mariacristina Alpago, group marketing manager di Keyline. 

Messenger (1)

I commenti

«K2 - ha spiegato Giacomo Alpago, replicando al moderatore Luca Barbieri - vuole essere il primo di una serie di eventi per stimolare il confronto e la contaminazione tra industria e start up sulle nuove sfide nell’ambito dell’innovazione e della sicurezza, a cavallo tra prodotti fisici e soluzioni digitali». La vera novità è rappresentata dalla co-creazione, ovvero dalla capacità di sviluppare prodotti che, grazie alla collaborazione di persone e professionalità diverse, rappresentino una soluzione efficace e innovativa alle esigenze del mercato. È il caso di Messenger, la nuova duplicatrice di Keyline che permette di duplicare le chiavi in mobilità, ovvero nel luogo dove il cliente risiede o lavora.

«Una macchina ultraleggera che - come ha ricordato Mariacristina Alpago - grazie alla connessione al cloud è costantemente aggiornata sui nuovi modelli di chiavi prodotti». Nata in un’ottica di servizio, «perché oggi, soprattutto dopo il Covid, le aziende sono chiamate ad ampliare l’offerta di servizi al cliente» ha sottolineato Carlo Ciciliot, la Messenger è stata creata sulla base di un’analisi e test che ha coinvolto un’ampia community, così che il prodotto è uscito dallo stabilimento di Conegliano già validato. 

K2 è stata anche l’occasione per gettare uno sguardo al futuro. «Nonostante gli importanti passi in avanti compiuti grazie all’innovazione digitale - ha evidenziato Massimo Biagi - la chiave in metallo resta uno strumento importante e alternativo quando la tecnologia si deve arrendere a un improvviso blackout o a problemi dei software». La chiave, quindi, non è un oggetto desueto.

«È chiaro però che l’evoluzione, nel campo della sicurezza, va verso sistemi di identificazione personale, i cosiddetti sistemi “onlife”, basati su biometria e uso dei device» ha sottolineato Andrea Carmignani, annunciando che non è lontano il giorno in cui si potrà fare a meno della password per autenticarsi (oggi ogni persona ne usa in media oltre cento). «Un’evoluzione che coinvolge anche il mondo dell’automotive, dove - come ha ricordato Giorgio Sadolfo - si fa sempre più spinto l’utilizzo di app e device».

Una cosa è certa: oggi come ieri il miglior modo di proteggere beni e dati è la prevenzione. «Ecco perché anche le aziende devono saper mettere in atto misure organizzative e tecnologiche adeguate a prevenire attacchi come quelli informatici che minano la stessa reputazione aziendale» ha concluso Lucia Bressan

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