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Electrolux di Susegana: i sindacati si confrontano sul piano industriale

Assemblea con i lavoratori fissata per giovedì 9 maggio. Siglata anche l'intesa per la chiusura anticipata del contratto di solidarietà nello stabilimento di Porcia

«Un confronto costruttivo nel quale abbiamo avanzato i criteri per poter proseguire la discussione relativa alla nuova fabbrica». Con queste parole Enrico Botter, segretario generale della Fiom Cgil di Treviso, commenta l’incontro tra l’azienda e il coordinamento sindacale, che raggruppa le Sigle di Fiom, Cgil, Fim  Cisl e Uilm Uil.

L’incontro ha avuto luogo a Mestre nella giornata di venerdì 3 maggio. Nel ribadire «la rilevanza e l’importanza strategica per l’occupazione e per il territorio trevigiano dell’investimento di 130 milioni di euro» che il gigante del freddo vuole disporre per realizzare la fabbrica 4.0 nello stabilimento di Susegana, Enrico Botter rende noto che «come coordinamento sindacale ci confronteremo con i lavoratori nell'assemblea in programma per il 9 maggio, al fine di aggiornarli». L'incontro di venerdì a Mestre si è focalizzato sulla discussione del piano industriale per lo stabilimento di Susegana. Fim, Fiom e Uilm, dopo le richieste aziendali formulate nell'incontro precedente, hanno proposto all'azienda i criteri sui quali avviare un confronto di merito per l'organizzazione complessiva della fabbrica, partendo dall'assunto che l'investimento rappresenta per tutti un'opportunità e che nello stesso tempo è necessario trovare un equilibrio condiviso sui temi dell'orario e delle condizioni di lavoro.

«Sull'orario di lavoro - commentano i sindacati - abbiamo proposto un confronto che preveda un regime articolato su tre turni dal lunedì al venerdì e il primo turno del sabato, salvaguardando Par e ex festività. Sul numero di pezzi orari abbiamo chiesto che il confronto si focalizzi sul tema della saturazione dei tempi e sui carichi di lavoro che, per quanto ci riguarda, non possono peggiorare prendendo a riferimento e migliorando l'esperienza già fatta in altri stabilimenti, anche attraverso i così detti "cantieri". Abbiamo richiesto di avvalerci della consulenza di esperti in materia di tempi e di ergonomia. Abbiamo anche chiesto di ricercare soluzioni condivise e rafforzare la normativa vigente in tema di controllo della prestazione dei lavoratori e di trattamento dei dati sensibili a fronte della digitalizzazione della fabbrica. Abbiamo infine ribadito la richiesta, già avanzata nel precedente incontro, di favorire l'uscita di lavoratori su base volontaria con un piano di incentivi come per gli stabilimenti di Solaro e Porcia, per favorire il parziale ricambio generazionale». La direzione aziendale ha dato una disponibilità di massima alla discussione su come rimodulare i turni e migliorare i vecchi accordi relativamente all'assorbimento di Par, salvaguardando la necessità di un utilizzo degli impianti pari o vicino alle 108 ore (36 ore settimanali medie lavorate retribuite 40). Una risposta positiva è stata data anche sul tema del ricambio generazionale, nonché sul tema del trattamento dei dati e del controllo dei lavoratori, mentre l'eventuale coinvolgimento di esperti esterni non è condiviso da parte aziendale. Infine resta molto delicato il confronto sull'organizzazione del lavoro. Si è infine siglata l'intesa per la chiusura anticipata del contratto di solidarietà nello stabilimento di Porcia, che permetterà di conservare un residuo di ammortizzatori sociali per il prossimo anno. Abbiamo così raggiunto l'obiettivo di non esaurire la disponibilità degli ammortizzatori sociali. Nei prossimi giorni saranno convocate le assemblee con i lavoratori dello stabilimento di Susegana, per poi proseguire il 15 maggio prossimo.

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