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Apre il super ristorante "Ca' de Luna" nella Barchessa di Parco Manin

Un locale da 2 milioni di euro in una location meravigliosa in pieno centro a Montebelluna con tre situazioni diverse

Montebelluna, nuova linfa per la Barchessa del Parco Manin: inaugurato oggi il ristorante "Ca' de Luna", grande apertura mercoledì 3 febbraio.

Due anni fà, dallo stesso gruppo di amici che fece nascere il  Tvburger a km 0 a Treviso, nacque l’idea di creare un centro  delle esperienze dove si potessero unire in un'unica Location  il meglio della produzione alimentare, enologica e brassicola locale, con la possibilità per le aziende di riuscire a unire e  creare progetti per il futuro.
Ed ecco Cà de Luna. Trova la sua casa naturale dentro la Barchessa appena  ristrutturata nel Parco Manin che si trova nel centro di  
Montebelluna. 

Le tre proposte

SALA SCUDERIE
Colazioni e Merende – Tea Time – Aperitivo a pranzo e cena. Il tutto con veduta sul parco naturale, per momenti di pieno relax.

RISTORANTE - SALA GIARDINO
Menù Ristorante a pranzo e a cena con prodotti del territorio a km0 e le carni frollate quaranta giorni. Per un’esperienza di puro piacere gourmet.

PIZZA & BURGER - SALA GRANAIO
Pizze gourmet e in pala con farine antiche, due impasti digeribili a lunga lievitazione e ingredienti a km0. Burger d’alta qualità con pane fatto in casa.

 Cà de Luna

Il nome Cà de Luna, creato per rendere onore alla città che lo ospita, proviene dal nome “ Marcà de Montebelluna “ che con  il suono dialettale diventa “ Cà de Luna “. 
Il mercato è uno degli eventi ripetitivi più rappresentativi di  Montebelluna e il nome di Montebelluna come tutti sanno,  si rifà anche alla Dea Bellona, protettrice della città.  La Barchessa è divisa in diverse aree che ospitano  esperienze del gusto che rappresentano stagione dopo stagione tutta la provincia di Treviso.  
All’ingresso principale moltissimi prodotti enologici, brassicoli,  agricoli, alimentari e di produzione propria fatti con la  passione e usando i tempi necessari per avere prodotti di  qualità, controllati freschi e garantiti. 
A Destra e sinistra si aprono le sale dedicate e tematiche.

La sala Scuderie, usata come tale in passato, allestita con divani e divanetti molto comodi dove si può consumare la  colazione, un’aperitivo o un cocktail a pranzo e a cena.

Dalla parte opposta la sala Giardino dove si potranno gustare i piatti del territorio con la giusta cadenza stagionale, con vista  al parco e verso i pini secolari. 

Sopra l’area usata come fienile e granaio nei tempi passati,  trasformata in area dove si può degustare una pizza tonda o una pizza alla pala che ha riposato per molti giorni portandosi dietro i profumi del pane, delle farine macinate a pietra e del  lievito madre. Il pane fatto in casa verrà trasformato anche in  succulenti hamburger gourmet. 

Una sala dedicata e allestita per fare eventi, meeting,  presentazioni di prodotti, corsi formativi, cene di lavoro ed  altro ancora. 

Ed infine, ma non per importanza, abbiamo dedicato un  pensiero ai più piccoli. Una saletta con la proiezione di film  per bambini e dei tavoli dove poter disegnare con le dovute  distanze dettate dalle regole anti Covid. 

Ogni sala creerà emozioni dettate dal diverso sottofondo  musicale e dal diverso arredamento. 

Elementi importanti come il Wi-Fi in tutta l’area, la  trasmissione degli eventi sportivi più importanti durante tutto  l’anno, l’organizzazione di concerti, l’organizzazione di eventi aggregativi e corsi formativi dai più piccoli ai più grandi con approfondimenti sulle produzioni territoriali, faranno si che Ca de Luna diventi un punto importante e centrale rivitalizzando il parco Manin cosi importante nella vita della  città di Montebelluna. 

Il locale ad oggi aprirà 8.00 - 18.00 fino a nuove disposizioni. A tendere sarà aperto sette giorni su sette dando cosi un  servizio continuativo. 

Il progetto

L’intervento è costato 1.869.526 euro di cui 1 milione di euro con contributo regionale a valere  su fondi europei per lo sviluppo e la coesione ottenuti grazie all’appoggio dei sindaci dell’Ipa che  hanno sostenuto la candidatura di Montebelluna al finanziamento, 195mila euro con mutuo, 362.526  euro con il trasferimento dell’immobile delle scuole di Santa Lucia e 312mila euro con risorse del  bilancio comunale. 

Interviene il primo cittadino di Montebelluna, Elzo Severin: “Ringrazio il signor Gatto per aver intrapreso  questa coraggiosa iniziativa, tanto più in un periodo complicato come questo. Ma, il fatto che oggi sia il  primo giorno di ritorno alla zona gialla, sono certo sarà di buon auspicio per questa nuova realtà. Non posso che sottolineare l’importanza dell’avvio di un’attività in questa area centrale immersa nel verde  che darà nuova linfa non solo al Parco Manin ma anche all’intera città, specie nel periodo estivo. Arrivare a questa inaugurazione è stato un percorso complesso che, ricordo, è stato avviato dall’ex sindaco  Marzio Favero, e che ha visto l’importantisissimo sostegno di tutti i sindaci dei Comuni dell’IPA che ringrazio  pubblicamente per aver creduto nel progetto che non vuole essere solo un luogo di aggregazione e convivialità  ma anche una vetrina per poter promuovere i prodotti del territorio montelliano”. 

Aggiunge l’ex sindaco di Montebelluna e consigliere regionale, Marzio Favero: “Ci tengo a  sottolineare che il risultato è sempre di una squadra perché alle spalle ad un sindaco c’è sempre una giunta  ed un gruppo di consiglieri ed io ho avuto la fortuna di avere una squadra che ha creduto nei grandi progetti  per questa città.  E questo è un progetto importante perché l’unico elemento di degrado reale all’interno del Parco Manin era  costituito proprio dalla situazione di abbandono della barchessa. L’idea e la visione è stata quella di far  proprio un approccio che è tipico del nord-Europa ovvero quello di inserire un motore all’interno del parco,  una struttura attrattiva e in grado di creare comunità. E’ per questa ragione che, non appena uscì il bando  regionale con un finanziamento di 1 milione di euro a valere sui fondi FSC, proponemmo un progetto di  restauro e di riqualificazione della barchessa. Per farlo c’era bisogno del parere favorevole dei sindaci dell’Ipa  che, con grande spirito di collaborazione, non si tirarono indietro. Pertanto, se siamo qui oggi a festeggiare,  è anche grazie alla solidarietà dei colleghi sindaci dell’area montelliana."

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