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Savno contro l’inflazione: tariffe contenute per aiutare i cittadini

Tra i fattori chiave per il contenimento delle bollette lo sviluppo sostenibile del servizio di raccolta e in particolare la conversione a metano del parco automezzi. Nell’ultimo anno risparmiati 200mila euro

I prezzi aumentano, ma le tariffe di Savno restano quasi invariate. «Merito della grande attenzione che riserviamo allo sviluppo sostenibile del nostro servizio» commenta il presidente Giacomo De Luca.

Nel periodo in cui le stime preliminari dell’Istat registrano un aumento dell’inflazione che raggiunge l’8%, livello mai così alto dal gennaio 1986, le bollette di Savno rimangono contenute, aumentate meno dell’1,6% in occasione dell’assemblea dei Comuni soci delle scorse settimane, contro un’impennata dell’aliquota che avrebbe potuto superare addirittura il 6%. Un risultato che fa felici i cittadini e premia l’impegno virtuoso dell’azienda capace di crescere insieme al territorio, ma soprattutto di farsi trovare pronta di fronte al cambiamento. «Siamo orgogliosi della resilienza dimostrata dalla nostra azienda, soprattutto considerati i servizi offerti, lo standard di raccolta differenziata garantito, intorno all’88 per cento, e gli aiuti economici che continuiamo ad assicurare alle famiglie in difficoltà - continua De Luca -. Si pensi anche ai particolari servizi che riserviamo alla cittadinanza, come ad esempio la raccolta del verde e delle ramaglie, del materiale ingombrante o dei pannolini a domicilio, o gli importanti investimenti a favore del territorio, per potenziare e ammodernare i centri di raccolta, gli eco-mezzi e le infrastrutture in generale».

La cartina tornasole dell’impegno di Savno è proprio nel contenimento al minimo delle tariffe per i cittadini. Nonostante l’esplosione dei prezzi degli ultimi tempi, soprattutto di quelli legati al carburante, risorsa fondamentale per il lavoro quotidiano dell’operatore, infatti, gli impatti per la comunità rimangono intangibili. «Questo risultato è figlio delle politiche lungimiranti che abbiamo adottato negli ultimi anni, in particolare con la conversione a metano del nostro parco automezzi - osserva il presidente di Savno -. Questa soluzione ci permette di produrre, con i soci, il gas necessario a partire dalla lavorazione del rifiuto umido, sfruttando i nostri impianti a biomassa. Una transizione importante per l’azienda, che nel giro di pochi anni mostra già i primi frutti. Solo nell’ultimo anno, la nostra società ha risparmiato circa 200mila euro utilizzando il biometano per alimentare i propri mezzi, una somma importante che tra le varie iniziative ha contribuito a contenere le tariffe - sottolinea De Luca -. Gli effetti positivi di questa iniziativa non si esauriscono all’aspetto economico, ma si riflettono anche sull’ambiente. A partire dal 2018, infatti, il risparmio in emissioni di CO2 dei nostri 60 nuovi veicoli ecologici ammonta 1.245.685,41 chili, a beneficio anche del benessere delle persone. A questo si somma il basso impatto ambientale di buona parte dei mezzi dei nostri soci operativi, anch’essi alimentati a biometano».

«Abbiamo deciso di mantenere le tariffe pressoché inalterate per calmierare un aumento dei prezzi senza precedenti: per le aziende l’aumento sarà infatti pari a zero, per le famiglie inferiore al tasso di inflazione dell’1,6% - conclude Roberto Campagna, presidente del Consiglio di Bacino Sinistra Piave -. Questo traguardo ci rende particolarmente orgogliosi, sommandosi agli aiuti economici che da tempo riconosciamo alle categorie che ne hanno bisogno».

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