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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bosco urbano da 1.800 piante a Treviso: «Pronto a inizio 2023»

L’azienda di telecomunicazioni Windtre prosegue la collaborazione con Arbolia e dona una nuova area verde alle proprie persone in occasione delle festività natalizie

Arbolia, società benefit di Snam e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti attiva nella forestazione urbana, e Windtre, hanno realizzato insieme un nuovo bosco urbano da oltre 1.800 alberi a Treviso, non molto distante dall'Hotel Maggior Consiglio. L'intervento è stato reso possibile a seguito di un accordo con il Comune, all’interno di un più ampio programma cittadino dedicato al verde urbano, nell’ambito del “Green New Deal Treviso”, fortemente voluto dall'amministrazione comunale con l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria attraverso l’assorbimento di CO2 e polveri sottili.

Il bosco urbano

La nuova cintura verde si trova in Via Selvatico, nella periferia Sud-ovest della città, e ha previsto la messa a dimora complessiva di 1.809 piante di differenti specie arboree (tra cui farnia, tiglio, bagolaro, salice bianco, pioppo bianco, ciliegio selvatico, acero campestre e montano, carpino bianco, orniello, melo selvatico, ciavardello) e arbustive (tra cui sanguinello, nocciolo, biancospino, berretta del prete, rosa canina, pallone di maggio, viburno lantana, maggiociondolo). L’iniziativa prevede anche la manutenzione del nuovo bosco urbano per i primi due anni. Il progetto sarà da subito un patrimonio per la comunità locale ed è essenziale che tutti ne abbiano cura. L’intervento si inserisce nel contesto di una completa rifunzionalizzazione dello spazio urbano, con la creazione di aree di sosta e la realizzazione di alcuni percorsi, coniugando alle esigenze funzionali della città i benefici ecosistemici, come il miglioramento del microclima locale e la riduzione del rischio idrogeologico, grazie all’assorbimento delle acque. La nuova area verde, a regime, permetterà di assorbire fino a 270 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 300 Kg di PM10 all’anno, restituendo all’ambiente 197 tonnellate di ossigeno in 20 anni. Con il nuovo bosco di Treviso prosegue la collaborazione tra Arbolia e Windtre all’insegna della sostenibilità ambientale: anche lo scorso anno l’azienda di telecomunicazioni ha donato alle proprie persone una cintura verde, realizzata nel Parco archeologico delle Mura Magno Greche di Taranto.

I commenti

Rossella Gangi, direttrice human resources di Windtre, esordisce: «La nostra azienda è fortemente impegnata nella costruzione di un futuro più sostenibile. Lavoriamo da tempo per ridurre le emissioni, con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2030, per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse e per supportare le transizioni gemelle, ecologica e digitale, sul territorio. Una sfida portata avanti con costanza da tutte le persone di Windtre. Abbiamo deciso, quindi, di dedicare proprio a loro questo nuovo bosco urbano realizzato nella città di Treviso insieme ad Arbolia, con cui si rafforza la collaborazione avviata un anno fa a Taranto».

«Il bosco di Treviso, il quinto realizzato da Arbolia in Veneto, è il risultato della collaborazione sinergica attivata con il Comune e resa concreta dal supporto di Windtre, azienda molto attenta alla sostenibilità ambientale e che ci ha scelti per il secondo anno consecutivo. Con questo nuovo intervento, Arbolia porta avanti la sua missione di sviluppare nuove aree verdi in Italia a partire da un’idea semplice ma molto potente: in un orizzonte sempre più tecnologicamente avanzato, piantare un albero rimane una delle azioni più efficaci per contrastare il cambiamento climatico» aggiunge Matteo Tanteri, amministratore delegato di Arbolia.

«Parliamo di un grande polmone verde, accessibile a tutti, che ha comportato, ancora prima dell’opera di riqualificazione e messa a dimora degli alberi che sta procedendo a ritmi serrati, una importante bonifica ambientale, con la rimozione di rifiuti e inerti - conclude l’assessore alle politiche ambientali del Comune di Treviso, Alessandro Manera -. I lavori termineranno entro i primi due mesi del nuovo anno con un occhio di riguardo, nella fase di successiva apertura, nella salvaguardia delle nuove piantumazioni».

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