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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Andar per borghi a visitar righee": nel weekend si gioca con le uova sode a righèa

Nell'Alta Marca Trevigiana rivive il gioco della tradizione pasquale che fonda le sue radici nell'Ottocento: 5.400 uova sode e dipinte pronte per rotolare in un catino di argilla, la righèa. 9 i campi da gioco e oltre 150 volontari alla regia dell'evento che si apre la domenica di Pasqua e prosegue fino a domenica 23 aprile. E a Pasquetta c'è la tradizionale sfida fra sindaci presso la righèa di Cozzuolo (Vittorio Veneto)

VITTORIO VENETO Pasqua con il gioco della righèa nell’Alta Marca Trevigiana. Rivive una tradizione pasquale che fonda le sue radici nell’Ottocento: uova sode e dipinte vengono fatte rotolare in un catino di argilla, la righèa. Appuntamento con l’Andar per borghi a visitar righèe dal 16 al 23 aprile presso i campi da gioco allestiti nei comuni di Vittorio Veneto, Conegliano e San Vendemiano. Alla regia c’è la Comunità Ludica della Righèa, insieme di associazioni, gruppi, comitati e famiglie che di anno in anno tengono vivo il gioco della tradizione pasquale, tramandandolo di generazione in generazione. Già pronte 5.400 uova che saranno messe a disposizione dei giocatori.

IL GIOCO DELLA RIGHÈA Dalla domenica di Pasqua fino a quella successiva, con clou nel giorno di Pasquetta, tutti giocano a righèa o rigolana come viene chiamata nel Coneglianese. Bambini e nonni, famiglie e giovani si ritrovano nei campi da gioco per cimentarsi in un gioco semplice, genuino e che unisce tutti. Ciascun giocatore è munito di uova sode dipinte, così da personalizzarle, che a turno vengono fatte rotolare nella righèa. Lo scopo è colpire le uova avversarie, ammaccandole senza però danneggiare la propria, o far raggiungere al proprio uovo la monetina che si trova nel campo, che così viene vinta. La righèa viene costruita con sassi, sabbia, creta e terra ed è un’arte che viene pure tramandata. Le regole di gioco sono semplici e per chi non le conosce ci sarà modo di trovare, presso ciascun campo da gioco, dei volontari disposti ad insegnare il gioco. Come tutti i giochi c’è anche un arbitro, il ranzinier, che con un apposito bastone (ranzìn) recupera le uova dalla righèa.

9 CAMPI DA GIOCO Si gioca a Vittorio Veneto nel quartiere di Ceneda al Bar Duomo (in piazza Giovanni Paolo I), a Casa Baccichetti (in via Enrico Toti) e alla scuola Santa Giovanna d’Arco (in via del Fante); a Cozzuolo presso la righèa allestita all’interno del Parco San Valentino (in via Grazioli); a San Giacomo di Veglia nella corte del Borgo Al Ponte e a Carpesica nella suggestiva cornice di Borgo Pretura. Rigolana a Conegliano nella centralissima Piazza Cima, ai piedi del municipio, e nella frazione di Scomigo, precisamente a Borgo San Pierin. Infine a San Vendemiano si gioca nella piazza davanti al Municipio (piazza San Marco). Tutti i campi da gioco hanno accesso libero.

A PASQUETTA LA SFIDA TRA SINDACI La tradizione vuole che nel giorno di Pasquetta, Lunedì dell’Angelo, i sindaci dei comuni che ospitano l’Andar per borghi a visitar righèe si sfidino sul campo da gioco della righèa. Lo scorso anno la sfida fu sul campo della rigolana di Piazza Cima, a Conegliano, quest’anno invece lunedì 17 aprile i sindaci di Conegliano, Vittorio Veneto e San Vendemiano si sfideranno sul campo da gioco della righèa allestita nel Parco San Valentino a Cozzuolo (Vittorio Veneto). L’appuntamento è alle 15,30 e a conclusione, alle 16, verranno premiati i volontari della Comunità Ludica della Righèa con il tradizionale uovo d’argento.

COMUNITÀ LUDICA DELLA RIGHEA: 150 VOLONTARI PER UNA TRADIZIONE L'associazione Insieme per Ceneda ha fatto rinascere, a partire dagli anni Novanta, la tradizione della righèa. Ora la porta avanti grazie ai volontari che costruiscono le righèe, accolgono i visitatori e conservano il rituale: sono la Comunità Ludica della Righèa. Oltre ad Insieme per Ceneda ne fanno parte: associazione San Valentino, associazione Sant'Elena, Giovani San Vendemiano, Borgo Al Ponte, Famiglie di Borgo Pretura, Casa Baccichetti, associazione Dama Castellana, Bar Duomo a Ceneda e Istituto Santa Giovanna d’Arco.

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