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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Presente e futuro del fenomeno social del momento: ecco chi è "Il Veneto Imbruttito"

Lui è il 37enne vicentino Andrea Ronco, vero e proprio volano di click nel web per la promozione della regione Veneto in un misto di "goliardia, irriverenza ed informazione"

Ben oltre 110mila like su Facebook e quasi mille seguaci su YouTube: ecco il fenomeno social del momento, quel "Il Veneto Imbruttito" che da ormai diversi mesi intrattiene sul web il popolo veneto da tutto il Mondo, con una sana dose di ironia e tanta goliardia, senza però tralasciare l'informazione e le tradizioni della nostra regione, in un viaggio continuo lungo le strade che da Vicenza si diramano verso Belluno, Treviso, Venezia, Padova, Verona e Rovigo. Ma chi c'è alla dietro questo successo? Semplice, Andrea Ronco, 37enne di Torri di Quartesolo (VI), ma attualmente residente a Praga (Rep. Ceca), ed ex studente della Facoltà di Relazioni Pubbliche allo IULM di Milano. "Il mio lavoro - ci racconta Andrea - è quello del giornalista. Per quanto riguarda il web, ora sono social manager di Toto Cutugno, ma precedentemente lo sono stato anche di Albano Carrisi. Ho poi fondato un'associazione di giornalismo partecipativo, che conta attualmente 120 iscritti, per dare visibilità ai ragazzi che studiano giornalismo e ho inoltre fondato il 'Prague Morning', primo quotidiano online in lingua inglese della Repubblica Ceca, oltre ad aver realizzato l'app 'MyPrague' che è stata la guida ufficiale della città nel 2015. In passato ho però lavorato anche sette anni a Cavallino-Treporti (VE) come animatore turistico". Per conoscere però al meglio il 37enne vicentino, abbiamo deciso di porgli alcune domande...

Andrea Ronco - Il Veneto Imbruttito

Andrea…o Andreas intanto?

"Andrea…la S è stata un’aggiunta che ho voluto fare, vivendo tanto anni all’estero dove Andrea è un nome da donna ed ero stanco di spiegare che in Italia non lo fosse, ma chiamatemi come volete, tanto ognuno alla fine usa la traduzione della propria lingua"

Che ci racconti di te? Chi è il fenomeno del momento “Andrea Ronco”?

"Un ragazzo normalissimo di 37 anni, pieno di sogni e che è stato lasciato in stile "Beautiful' solo tre mesi prima del matrimonio a 1200km da casa e che, per reagire, ha deciso di realizzare tutto ciò che aveva in testa, senza freni. Ma è anche una persona che, dopo la morte di suo padre due anni fa, ha deciso che era ora che qualcuno tornasse a parlarmi delle mie origini, perché lui lo faceva sempre. E sono sicuro che ora si bullerebbe con i suoi amici se vedesse ciò che faccio per la sua regione"

Una vita da giornalista trapiantato nella bellissima Praga…Come mai questa scelta di vita?

"Sinceramente è nato tutto a caso: io ero andato a vivere in Germania per amore e il mio attuale socio, Massimo Parolisi di Mogliano Veneto, mi contattò per scrivere per una rivista online a Praga... poi insieme abbiamo inventato la app 'MyPrague' che fu nominata nel 2015 la guida ufficiale della città e per finire il 'Prague Morning' che in soli 12 mesi è diventato attualmente il primo giornale inglese online in tutta la Repubblica Ceca. Diciamo che Praga mi ha dato la possibilità di realizzare tutti i sogni professionali che avevo"

Cosa invidi alla capitale Ceca? E cosa invece ti manca del Veneto?

"La capacità di adattamento al cambiamento. Lì cambia tutto velocissimo e le persone non sembra nemmeno se ne accorgano. E infatti è attualmente la terza città più ricca d’Europa. Ho però sempre cercato qualcosa che mi desse la possibilità di tornare qui in Veneto, e ora sembra che abbia proprio trovato la strada giusta. Staremo a vedere che succede…Il Veneto è il mio papà, cosa può mancarti di tuo papà se non tutto? Per me è un amore viscerale"

A proposito di Veneto, nelle ultime settimane è letteralmente scoppiato il caso de “Il Veneto Imbruttito”…Che ci puoi dire a proposito?

"Un progetto nato per caso, come l’alter ego de 'Il Milanese Imbruttito', ovvero il suo esatto opposto. Loro goliardicamente 'fighi', noi goliardicamente 'irriverenti', anche se il lavoro proposto è totalmente diverso dal loro. Volevo dare una possibilità di visibilità anche a noi che non siamo considerati un trend sociale per la mentalità italiana. All’inizio ho radunato i video veneti più famosi del web in un’unica pagina. Ancora non l’aveva fatto nessuno. Poi ho alzato il tiro per vedere se poteva funzionare, applicando il mio lavoro di giornalista al concetto della pagina, un format totalmente nuovo per i social. Cerco di mostrare con ironia le cose belle, le eccellenze della nostra regione e far capire che essere 'genuini' non significa non essere 'fighi', significa solo aver deciso consapevolmente di esser così solo per il fatto che ci piace essere così. Ognuno, secondo me, da Nord a Sud deve mantenere la sua identità ed esserne fiero e lavorerò proprio per far capire questo concetto"

Tra l'altro i tuoi video sono autoprodotti e autofinanziati…ma come ti organizzi? Da dove prendi spunto?

"Beh, 'esisto' da nemmeno quattro mesi, per forza mi tocca far tutto da me. Ora però si stanno aprendo alcune strade, per ingrandire un progetto che ha potenzialità enormi soprattutto perché ho un target di pubblico che spazia dai 20 ai 50 anni e questo vuol dire che piace veramente a tutti. Sono poi comunque ben organizzato a livello di know-how, gestisco infatti un giornale con la sua redazione e ho perciò imparato tanto, quindi non son partito proprio da zero. Prendo inoltre spunto dalle segnalazioni degli utenti, da notizie che vedo nel web e sul cartaceo...sono infatti un curioso nato e racconto quello che vorrei fosse raccontato a me e così lo imparo pure io"

Quali sono stati ad ora i tuoi video di maggior successo tra Facebook e YouTube?

"Sicuramente i miei 'Reportage', quello della multa per la bestemmia su Facebook ad esempio è finito su tutti i media nazionali. Diciamo che la formula "qualità+genuinità+irriverenza'', che presento nei video per renderli più leggeri da guardare, funziona. Anche perché sono lunghi, sempre tra i 4 e i 5 minuti. Tendenzialmente non mi piacciono le cose puramente 'virali', mi piace piuttosto creare un contenuto reale anche se so che come scelta è più difficile per i social, ma crea visualizzazioni di altissima qualità da parte dell’utente"

Cosa pensi che il pubblico ricerchi ne “Il Veneto Imbruttito”?

"Attualmente credo cerchi genuinità, la vita di strada per capirci, quella che viviamo tutti i giorni, tutto ciò che non può vedere in televisione o che i media classici non mostrano. La parte bella, quella che da messaggi positivi e di qualità. Alla fine è ciò che siamo, e ciò con cui riusciamo ad identificarci più facilmente, perché la viviamo sulla nostra pelle. E l’ironia la metto sempre: io non faccio ridere, faccio sorridere che è totalmente diverso. Chi guarda 'Il Veneto Imbruttito' è un utente con un grado di consapevolezza altissimo"

Hai mai avuto qualcuno che ti ha scritto o commentato negativamente per questo tuo successo?

"Non ancora e sarei molto sensibile a riguardo, ma ci ho fatto il callo negli anni. Non si può piacere a tutti, ma il senso della vita qual è? Fare ciò che rende liberi. Felicità e libertà sono due ali dello stesso angelo"

Sogni e progetti per il futuro invece? Ce ne sono vero?

"Portare questo progetto ad essere un orgoglio per questa regione e per tutti quelli che si rispecchiano, questo è l'obbiettivo che vorrei raggiungere nel minor tempo possibile. Speriamo poi qualche azienda ci veda lungo, io sono qui. Mi sto organizzando per lanciare il portale e tante altre cose bellissime che sono in realizzazione. Per il resto sogno di sposarmi qui, e soprattutto di morire qui e non altrove"

Prima di concludere questa bella chiacchierata, manderesti un saluto ai lettori di TrevisoToday?

"A Treviso siamo molto seguiti. Posso solo dire grazie, grazie perché siete voi che fate grandi noi. Noi siamo solo un mezzo. L’onestà intellettuale mettetecela sempre quando giudicate una cosa, non siate mai superficiali. E mandatemi segnalazioni di ogni genere che bisogna dare alla città Treviso la visibilità che merita!"

A questo punto non resta che salutarvi al grido di "Ah...ma è Ronco"!

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