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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Premio arte 2019: l’artista trevigiano Santorossi si aggiudica il primo premio sezione pittura

Dal 21 novembre in mostra a Milano nelle sale di Palazzo Reale le opere dei quaranta finalisti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

E’ trevigiano il vincitore del Premio Arte 2019, sezione pittura. L’artista è Santorossi, impegnato fin dagli anni Settanta in una costante ricerca espressiva nell’ambito della comunicazione per immagini, e nello studio delle relazioni tra l’opera d’arte e le emozioni che ne derivano. Il Premio Arte, indetto dall’omonima rivista, giunge quest’anno alla XXVIII edizione, e si articola in quattro sezioni: pittura, scultura, fotografia e grafica. Due le fasi del premio: nella prima sono stati selezionati cento semifinalisti, poi diventati quaranta nella seconda parte della selezione. La cerimonia di premiazione si tiene oggi, 20 novembre, a Palazzo Reale a Milano, con la consegna delle Targhe d’oro ai quattro vincitori, uno per ogni sezione. Sempre a Palazzo Reale dal 21 al 27 novembre sono esposte le opere dei quaranta finalisti. Santorossi ha partecipato con il dipinto Materia Luce, inserito nel filone Solve et coagula, dove il tema dominante è l’essenza dello spirito e la riacquisizione della nostra identità, resa possibile se ci liberiamo dai condizionamenti e dagli stimoli a cui siamo quotidianamente esposti. Tutte le opere del ciclo Solve et coagula (compresa quella vincitrice) richiamano lo schema iconografico tipico della pittura del Rinascimento. Apparenti soggetti religiosi si deformano e si riaggregano, la volontaria assenza di particolari nei corpi dipinti induce a riflettere su ciò che facilmente nascondiamo, il nostro io più intimo, liberato da inutili e dannose sovrastrutture. Emerge in tutte le opere la forza luminosa delle candide pennellate, la luce in contrasto con il nero di fondo esprime l’energia e la forza salvifica dei corpi in movimento. Duilio Dal Fabbro, esperto d’arte moderna, così descrive le opere di Solve et coagula: “Santorossi sintetizza il processo della creazione, luce che diventa materia, il tutto è vissuto come positivo, come una nascita. Quello disgregativo invece identificato come negativo, rivela la fine della materia, cioè la morte. Ed ancora, il maestro mette in atto sulle scene dipinte, una reinterpretazione estranea alla tradizione, un rischio accentuato, altre inconsuete visioni, in cui la materia torna luce, il colore bianco più o meno celato illumina il disfacimento della forma”. Sociologo e psicoterapista, il dottor Claudio Conzon, in arte Santorossi, indaga da oltre cinquan’anni le trasformazioni sociali ed individuali dettate dai mezzi di comunicazione di massa. Uno degli ultimi filoni analizzati ha messo in primo piano le proprietà dei colori, e le opere da lui realizzate hanno non solo una valenza artistica, ma sono altresì quadri di guarigione, come lui ama definirli.

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