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Collezionista trevigiano ridà alle stampe "La tradotta", giornale della Grande Guerra

Il collezionista e imprenditore trevigiano Fiorenzo Silvestri ha raccolto e ristampato tutti i numeri del giornale di trincea "La tradotta". Li presenterà il 6 dicembre a San Zenone

Ha raccolto in trent’anni di ricerca tutte le edizioni de "La Tradotta", il più importante giornale di trincea d’Europa che ha animato le truppe durante la prima guerra mondiale. Fiorenzo Silvestri, imprenditore di San Zenone, ricercatore appassionato d’arte e di storia, mostrerà e racconterà al pubblico l’inestimabile patrimonio da lui custodito, giovedì 6 dicembre alle 20.30 al centro polivalente La Roggia, via Caozocco 10 a San Zenone.

«A farmi conoscere "La Tradotta" è stato Umberto Brunelleschi, che all’epoca lavorava a Parigi con Modigliani e Picasso e che venne in Italia al fronte proprio per immortalare con la sua arte ciò che stava succedendo», racconta Silvestri. Brunelleschi faceva infatti parte della redazione del giornale settimanale "La Tradotta", che aveva sede a Mogliano Veneto. Silvestri conserva un originale di tutti i 25 numeri a colori e 3 supplementi che furono lanciati ai soldati dagli aerei, denominato all’epoca “veicoli volanti” durante la battaglia di Vittorio Veneto. Ideato dal colonnello degli Alpini Ercole Smaniotto, con l’obiettivo di sollevare il morale ai soldati dopo la disfatta di Caporetto, al capolavoro sulla linea del Piave collaborarono illustri personaggi come Giuseppe Mazzoni, tra i più importanti grafici del secolo scorso in bianco e nero, Antonio Rubino, inventore dell’illustrazione in forma fumettistica. Tra le peculiarità, al numero 4 il giornalista Renato Simoni fa tornare in vita Papa Pio X morto tre anni prima, facendolo parlare in dialetto veneto della situazione della guerra. Al numero 7 nasce per la prima volta il fumetto, perché sulla grafica di mattoni compare la mitica nuvoletta. “Dovremmo festeggiare non solo il centenario dalla fine della guerra, ma anche quello dalla nascita del fumetto», osserva Silvestri.  E, tra i capolavori, su retro del numero 13 è raffigurata la prima carta gastronomica a colori del Veneto, con il vino, la polenta di Cittadella, le ciliegie di Marostica, il radicchio di Castelfranco e così via. Silvestri, per tramandare la memoria, l’anno scorso ha deciso di ristampare in copia anastatica tutti i 25 numeri della rivista e i 3 supplementi per un totale di circa 260 facciate, un fascicolo che comprende gli indici degli autori e degli artisti e la bibliografia, intitolato appunto “La Tradotta”. Chi si trova davanti al libro si può immedesimare in un soldato in prima linea, “perché i giornali cento anni fa avevano la stesa potenza delle armi per chi era in guerra”. E il collezionista custodisce anche tutti i numeri de “La Trincea,” giornale del Grappa, di “Signor sì” dell’Altopiano di Asiago e di “San Marco”, coordinato da Gabriele D’Annunzio. Un patrimonio unico che Silvestri racconterà giovedì, nella serata organizzata dal gruppo culturale Archè, ad ingresso libero.

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