Con BoscAR-T fa la sua comparsa nel bosco di Combai il Biss Badaliss
È la nuova installazione artistica frutto del lavoro di Pietro Colmellere, Alberto Boschetti e Dario Bordin ed è già il simbolo della 78^ edizione della Festa dei Marroni IGP di Combai.
Due giornate di lavoro in località Calpiana; una leggenda antica che fa leva sui ricordi d’infanzia; la creatività di tre artisti del legno, legati dall’amicizia e dalla passione per il legno e uniti da una missione: animare e abbellire il bosco di Combai. BoscAR-T, alla sua seconda edizione, ha prodotto un animale fantastico, il Basilisco - Biss Badaliss nel dialetto locale - con la legna di risulta della pulizia del bosco. Un’installazione artistica di tre metri di altezza e sei di lunghezza che si sviluppa su quindici metri quadrati: “Ci siamo lasciati ispirare dalle poesie e dalle favole della tradizione - spiega Pietro Colmellere, artista del legno e ideatore di BoscAR-T -, quelle che da bambini ci terrorizzavano, per modellare una creatura che nel mito è poco socievole, anzi paurosa e pericolosa. Il nostro Biss Badaliss però, pur rispettando i canoni estetici della leggenda, è un animale affabile posto a guardia del bosco. È stato realizzato unicamente con il legno trovato il loco. Abbiamo concesso al nostro Biss tutto lo spazio necessario, in modo che possa sentirsi ‘a casa’. Questa è la seconda installazione di BoscAR-T. L’idea è di realizzare un vero e proprio percorso d’arte nel bosco di Calpiana”. Autori come Lucano e Leonardo Da Vinci lo descrivono come il più termibile degli animali, dalla forma di serpente, dotato di zampe e cresta che “atterrisce con il suo sibilo gli altri rettili e nuoce prima di avvelenare”. Si narra che abbia il potere di uccidere con un ipnotizzante sguardo, pietrificando le sue vittime. Pietro Colmellere, attingendo a piene mani dalle storie del folklore locale, e grazie alla collaborazione di Alberto Boschetti e Dario Bordin, nel week end – e nonostante la pioggia – ha creato un’opera di grande effetto nel bosco e dato vita a un Biss Badalis docile e perfettamente integrato nell’ambiente circostante. È la seconda installazione artistica, dopo il Gallo dello scorso anno, che si trova a pochi metri di distanza.